Revolut, arrivano i conti correnti italiani: cosa cambia per l’Iban #finsubito prestito immediato

Revolut diventa una banca italiana. Con l’apertura di una succursale nella Penisola, ufficializzata oggi – 16 dicembre – al termine di un mese di test, l’app finanziaria mette a disposizione dei clienti Iban italiani che possono essere utilizzati come conto principale per l’accredito dello stipendio e per tutti i pagamenti diretti senza difficoltà. «Avere un Iban italiano era una delle richieste più frequenti dei nostri clienti», spiega Nicola Vicino, general manager della succursale italiana. «In questo modo si rivolvono alcune problematiche tecniche su operazioni come l’accredito dello stipendio o la domiciliazione delle bollette».

Le novità per i clienti italiani 

Secondo un’analisi di Revolut, il 46% degli italiani considera essenziale avere un Iban locale quando sceglie la propria banca. I nuovi clienti di Revolut disporranno fin da subito di un Iban italiano (il classico Iban che inizia con IT). Chi, invece, ha già un conto Revolut (con un Iban lituano, LT) può scegliere di cambiare l’Iban a partire da gennaio 2025.

Nessuna modifica riguarderà la garanzia sui depositi, che restano coperti fino a 100 mila euro dal Fondo di garanzia dei depositi della Banca di Lituania. La succursale italiana di Revolut è supervisionata dalla Banca d’Italia e dalla Banca centrale europea. 

I numeri di Revolut in Italia

A giugno 2024 l’app ha tagliato il traguardo di 2 milioni di utenti attivi in Italia e ha fissato l’asticella a quota 3 milioni. «La crescita ora è molto veloce e non registriamo una flessione, anzi», osserva Vicino. «Per arrivare a 1 milione di clienti ci abbiamo messo cinque anni, dal 2017 al 2022. Per raggiungere i 2 milioni è servito un anno e mezzo, mentre per superare i 3 milioni, secondo i nostri calcoli, ci metteremo circa otto mesi, da giugno 2024 ai primi mesi del 2025. Motivo pr cui pensiamo di poter chiudere il 2025 con 4 milioni di clienti in Italia». Intanto nel 2024 gli italiani hanno effettuato 300 milioni di transazioni utilizzando Revolut, con un aumento dell’86% rispetto al 2023.

Una banca digitale 

Nata nel 2015 come app finanziaria con un numero limitato di funzioni, in quasi dieci anni Revolut è diventata una banca digitale a tutti gli effetti, con più di 50 milioni di clienti. Oltre all’introduzione degli Iban locali, operazione effettuata non solo in Italia ma anche in altri Paesi come Francia e Spagna, la società ha da poco iniziato a offrire prestiti personali e nella prima metà del 2025 punta a portare in Italia anche i conti di risparmio remunerati. «I clienti potranno spostare i soldi a piacimento perché non saranno conti vincolati e gli interessi saranno pagati quotidianamente», aggiunge Vicino. 

In più, la società ha creato un’app separata, Revolut Invest, al momento disponibile in Grecia, Danimarca e Repubblica Ceca. Nel 2025 introdurrà degli Atm fisici in Spagna e punta a lanciare le proprie carte di credito (al momento Revolut fornisce solo carte di debito). Nel pacchetto Revolut, dunque, mancano solo i mutui. «È l’ultimo grande prodotto su cui stiamo lavorando a livello europeo», conclude Vicino. «Stiamo facendo dei test in Lituania e in Irlanda, non ancora in Italia, ma crediamo di poter completare la nostra offerta nel 2025». (riproduzione riservata)