Casa abusivamente occupata e discarica a cielo aperto in giardino: scattano i sigilli #finsubito prestito immediato

SAN VENDEMIANO (TREVISO) – Una striscia di plastica bianca e rossa a circondare un capanno attrezzi e tutto ciò che ci sta intorno. Questo quanto è oggi possibile vedere nel giardino, con tanto di discarica a cielo aperto, della casa abusivamente occupata in via Resistenza a San Vendemiano.

I sigilli del sequestro giudiziario sono stati posti nei giorni scorsi dalla polizia, con divieto assoluto di rimozione, nell’attesa che il caso trovi quanto prima una soluzione.

Al centro, infatti, la diatriba tra il proprietario di casa, il 47enne Gennaro Longobardi, e colui il quale oggi occuperebbe illegittimamente la sua abitazione dopo essersi tenuto le chiavi al termine di alcuni lavori di sistemazione del giardino. «Questa situazione mi sta prosciugando, non dormo più la notte. A volte vorrei solo che questo immobile venga demolito solo per non averne più il pensiero. Ma devo farmi forza e andare avanti per far rispettare il mio sacrosanto diritto alla proprietà».

Una situazione, quella di Longobardi, che va avanti da ormai molti mesi e che ancora non ha trovato soluzione. Proprio per questo, dopo che il caso è deflagrato dalle pagine del nostro giornale, ieri davanti all’abitazione del 47enne si sono presentate persino le telecamere di Mediaset oltre ad una pattuglia della polizia ed una dei carabinieri per ascoltare sia Longobardi che alcuni vicini di casa che da tempo denunciano la presenza di miasmi e ratti provenire dalla discarica abusiva. «Nei prossimi giorni tornerò in Commissariato a Conegliano per sporgere una seconda querela, anche perché ieri è stato evidente a tutti che la casa è occupata, senza alcun titolo, perlomeno da una giovane donna straniera che ha persino messo il suo nome sul campanello d’ingresso. Peccato che non mi apra e che ci siano anche i lucchetti al cancello per impedirmelo». Del caso se stanno ora occupando le forze dell’ordine ed il Comune, ma trovare una via di uscita non sembra così rapido e facile anche perché il 60enne “abusivo” – in passato già condannato in primo grado per i reati di truffa e stoccaggio abusivo di rifiuti – affermerebbe di aver ricevuto l’immobile in comodato d’uso gratuito da Longobardi che però smentisce tale versione. (Nel video di Brando Fioravanzi le parole di Gennaro Longobardi)