Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Pmi sotto l’umbrella fund – Economy Magazine #finsubito prestito immediato


di Rosaria Barrile

Scalda i motori il nuovo veicolo di investimento che mette insieme capitali pubblici e privati per finanziare lo sviluppo delle Pmi italiane: il Fondo nazionale strategico indiretto (Fnsi) si prepara a partire ufficialmente nel primo trimestre del 2025 e a mobilitare almeno 700 milioni di euro di risorse da investire nelle small e mid cap quotate sui circuiti di Borsa Italiana. Il suo varo costituisce la prima concreta applicazione delle iniziative a favore di questo target sostenute dal Manifesto per lo sviluppo del mercato dei capitali varato un anno fa.
Tecnicamente si tratta di un “fondo di fondi” che investirà in una serie di fondi chiusi di piccola dimensione, i quali a loro volto indirizzeranno i loro acquisti verso le Pmi.
Presentato ufficialmente il 30 settembre nel corso di un evento a porte chiuse organizzato presso Borsa Italiana, il Fondo interamente sottoscritto dal Mef e amministrato da Cdp, intende contribuire a far fronte al problema dell’attrattività delle Pmi sul mercato e della carenza di liquidità.
In attesa della riforma del Testo unico della finanza (Tuf) e dell’introduzione di un bonus per la ricerca sulle società quotate in Legge di Bilancio, il fondo di fondi, illustrato a banche, assicurazioni, fondi pensione, società di gestione del risparmio e a altri soggetti istituzionali, rappresenta il meccanismo scelto per favorire l’afflusso sul listino di nuove aziende e rivitalizzare così il mercato Euronext Growth Milan (Egm, ex Aim Italia).
Entrando nel dettaglio del suo funzionamento, l’“umbrella fund”, che potrà svolgere anche il ruolo di anchor investor nelle Ipo, andrà a sottoscrivere quote di Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) di nuova costituzione, di diritto italiano e gestiti da Sgr autorizzate, italiane e non. Co-investirà fino a un massimo del 49% del capitale degli Oicr insieme con altri investitori privati (sia istituzionali che retail) alle medesime condizioni.
A loro volta gli Oicr potranno allocare il capitale raccolto nel rispetto di una quota prevalente e di una quota non vincolata.
Circa il 70% dei capitali potrà essere allocato in società ex FtseMib (quota prevalente) mentre il 30% potrà essere investito senza vincoli in titoli azionari italiani e titoli di debito emessi dalla Repubblica italiana, da Stati membri dell’Unione europea partecipanti all’area Euro e dalla Commissione europea (quota non vincolata). Entro questi limiti è prevista la totale discrezionalità dei gestori nell’allocazione di portafoglio in modo da consentire loro di catturare opportunità con strategie attive ed aumentare i ritorni per gli investitori.
Gli Oicr saranno chiusi, dovranno necessariamente essere liquidati entro il 31 dicembre 2032 e potranno distribuire dividendi su base annua. Saranno previsti inoltre dei meccanismi per evitare dinamiche di “iper-comprato” in fase di sottoscrizione e di “iper-venduto” in fase di liquidazione.
A fornire indicativamente l’ammontare di risorse che il progetto intende veicolare complessivamente è Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cdp: «In passato quando Cdp ha investito nel private equity e nel venture capital, il moltiplicatore è stato di tre volte: 1 euro lo mettevamo noi, 3 euro arrivavano dagli investitori privati». Entrando negli aspetti operativi, l’amministratore delegato di Cdp Equity, Francesco Mele ha aggiunto: «Contiamo di investire in una decina di fondi indicativamente per 35 milioni di euro ciascuno per un totale di 350 milioni, il che significa che con gli investimenti privati si arriverà a mobilitare almeno 700 milioni di risorse».
Il regolamento attuativo del fondo, strutturato attraverso l’allargamento di uno strumento per le imprese già creato presso Cdp nel 2021 ( con Decreto del Mef del 03/02/2021 n. 26 ) e ribattezzato “Patrimonio Rilancio”, dovrebbe arrivare a breve, come ha assicurato il sottosegretario del Mef Federico Freni, sottolineando che l’iniziativa «servirà a garantire alle piccole e medie imprese un supporto per arrivare e restare sul mercato”. Secondo Freni, infatti “è irreale pensare che lo Stato possa dire dove si deve investire: lo Stato deve garantire un ecosistema stabile per l’investimento, e se l’ecosistema per l’investimento è stabile gli investitori arrivano».
Come più volte ribadito da Giulio Centemero, deputato della Lega e componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, l’approvazione del fondo dei fondi, è solo un punto di partenza per ridare ossigeno alle pmi italiane, «perché occorre coinvolgere di più casse e fondi pensioni come avviene nel Regno Unito. Negli ultimi anni il mercato azionario ha gradualmente perso la sua centralità per diversi motivi tra cui il crescente peso dei fondi passivi e i tassi elevati che hanno penalizzato le small e le mid cap di cui è particolarmente ricco il mercato italiano. Queste dinamiche hanno acuito il trade off tra domanda e offerta del Sistema Italia. Infatti, a fronte di un’offerta che storicamente riflette un sottodimensionamento della Borsa Italiana in termini di capitalizzazione/Pil, solo una parte residuale della potenziale domanda del risparmiatore italiano viene canalizzata sul nostro mercato. La presenza di un investitore paziente, senza vincoli di liquidabilità giornaliera, a supporto della domanda, può e deve giocare un ruolo rilevante affinché il mercato azionario possa tornare a essere un volano di crescita per il Paese anche attraverso una maggiore patrimonializzazione del sistema economico italiano». Nel momento in cui scriviamo, tuttavia, resta ancora un nodo da sciogliere, e che dovrà entrare nella bozza di regolamento che Cdp sta mettendo a punto, costituito dalle caratteristiche dell’universo di pmi “investibile”: al momento si starebbe sarebbe valutando il limite per il fondo di investire, in sede di quotazione, solo sulle pmi con il 20% minimo di flottante e 50 milioni di euro di capitalizzazione oppure con un flottante sotto al 20% ma con 100 milioni di euro di capitalizzazione. A esprimere preoccupazione su questo punto è stato Giovanni Natali, presidente di AssoNext, l’associazione che riunisce le Pmi quotate su Egm secondo cui «un requisito di 50 milioni e 20% di flottante rischierebbe di tagliar fuori tre Ipo su quattro a Milano e proprio quando le imprese hanno bisogno di capitali, ovvero nel momento in cui vanno in Borsa».

Bonus Ipo: cos’è e come funziona

Come previsto dalla Manovra di Bilancio, il cosiddetto Bonus Ipo, ovvero il credito d’imposta per la quotazione di piccole e medie imprese in Borsa, sarà prorogato fino al 2027. Si tratta della prima volta dalla sua introduzione nel 2018 che il Bonus Ipo viene prorogato per un orizzonte temporale maggiore di un anno.

A chi si rivolge: L’agevolazione è riservata alle pmi italiane che avviano una procedura di ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo e la ottengono entro il 31 dicembre 2024.

Come viene calcolato: Il credito d’imposta è pari al 50% delle spese di consulenza (definite dal Decreto Mise del 23 aprile 2018) sostenute, per un importo massimo di 500 mila euro fino al 31 dicembre 2024.

Com’è utilizzabile: È utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24 a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata ottenuta la quotazione.

Carta di credito con fido

Procedura celere

Dove deve essere dichiarato: Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

Budget stanziato dal Governo: Sono previsti 6 milioni per l’anno 2025 e 3 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

La Lombardia premia le Pmi che guardano alla Borsa

In aggiunta al bonus Ipo nazionale, le imprese lombarde che intendono sbarcare a Piazza Affari possono accedere a un’ulteriore agevolazione.
Si tratta di “Quota Lombardia”, una nuova misura promossa dalla Regione con uno stanziamento 25 milioni di euro nel triennio 2025-2027. Per poter accedere all’ agevolazione, le aziende devono aver intrapreso o dichiarare di voler intraprendere un percorso per la quotazione in Borsa con un aumento di capitale pari almeno al 50% dell’offerta pubblica iniziale e devono avere una sede legale e operativa in Lombardia (rilevabile nella visura camerale) alla data della delibera di avvenuta ammissione alla quotazione adottata dal soggetto gestore del MTF. Tale requisito deve essere mantenuto per almeno tre anni dall’ultima erogazione del contributo regionale.
L’agevolazione consente di accedere anche a fondi per la ricerca di analisti, figure essenziali soprattutto per le società piccole, anche in relazione alla capacità di valutare adeguatamente i titoli. Nel dettaglio, “Quota Lombardia” si compone di un contributo a fondo perduto nel limite di 600 mila euro per i costi relativi all’ingresso in Borsa, di cui massimo 300 mila euro per le spese legate all’ammissione alla quotazione e 300 mila euro per i costi dei servizi di consulenza correlati alla collocazione in Piazza Affari e sostenuti nei tre anni successivi all’Ipo. Sono ammissibili al contributo le spese di consulenza per adeguare il sistema di controllo di gestione, la redazione del piano industriale, lo svolgimento della ‘due diligence’ finanziaria, la redazione del documento di ammissione, la produzione di ricerche da parte degli analisti, le attività legali e fiscali legate alla quotazione, le attività di comunicazione e di revisione del bilancio, le attività degli intermediari che supportano la società nell’ammissione alle negoziazioni o nelle proposte di acquisto e vendita.

Egm, l’universo delle Pmi quotate

Alla fine di settembre il mercato Euronext Growth Milan (Egm) includeva 208 società (erano 197 un anno fa), di cui 17 nuove quotazioni (vs 27) dall’inizio dell’anno. Da inizio anno, Egm ha raccolto 158 milioni di euro (contro 278 milioni di euro) dai proventi delle Ipo, con una media di 9,3 milioni di euro (contro 10,3 milioni di euro), mentre 8 società sono state revocate dalla quotazione. La capitalizzazione di mercato totale era di 9,7 miliardi di euro (contro 8 miliardi di euro), mentre la capitalizzazione media era di 46,8 milioni di euro (vs 40,8 milioni di euro).
È quanto emerge dall’analisi dell’Egm, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle pmi ad alto potenziale di crescita, condotta dal Team Analisi e Ricerca di Banca Profilo.
A fine settembre, l’86% delle società Egm (contro l’89% di un anno fa) aveva una capitalizzazione di mercato inferiore a 100 milioni di euro, con il 53% (contro il 48% anno su anno) al di sotto della soglia dei 25 milioni di euro. Una distribuzione simile è quella in termini di fatturato: nel 2023, l’87% delle società Egm ha registrato un fatturato inferiore a 100 milioni di euro, con il 42% che opera al di sotto della soglia dei 25 milioni di euro.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Prestito personale

Delibera veloce

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui