Linea ferroviaria Catullo-Verona | Forza Italia al Mit #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Qualche distinguo sui dettagli, ma nel complesso il progetto è appoggiato da tutti e c’è da parte di tutti l’impegno a realizzarlo. Un impegno che si sta concretizzando a Verona, ma anche a Roma. Il progetto è quello del collegamento ferroviario tra la stazione di Verona Porta Nuova e l’aeroporto Valerio Catullo. Anche di questo si discuterà oggi, 12 dicembre, nel consiglio comunale scaligero, dopo il via libera in commissione di martedì scorso. E di questo ha discusso sempre martedì, al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture (Mit), una delegazione formata da rappresentanti veronesi di Forza Italia.

Il collegamento ferroviario è il desiderio che tutti vorrebbero realizzare. Ma su come esterndere questo progetto non c’è unanimità. Il Partito Democratico di Verona, infatti, chiede di dare priorità ai collegamenti ferroviari con Villafranca e Mantova. Il centrodestra, invece, sembra voler puntare di più sul Lago di Garda, prolungando quindi la tratta ferroviaria verso Peschiera del Garda e Bardolino. E il compromesso, al momento, sembra essere quello di suddividere il progetto in lotti, in modo da poterlo finanziare più facilmente.

Non è però un mistero che Forza Italia voglia puntare su un collegamento ferroviario che unisca l’aeroporto Catullo con la stazione di Verona Porta Nuova e con quelle del Basso Garda veronese. Di questo hanno parlato martedì l’europarlamentare Flavio Tosi, la deputata Paola Boscaini e la consigliera comunale di Verona Patrizia Bisinella, i quali hanno incontrato il sottosegretario al Mit Tullio Ferrante e le dirigenze del Ministero e di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi).

Il vertice è servito per definire tempi e costi dell’opera, la quale, dice Tosi, «rientra nelle priorità e nei parametri finanziari di Rfi, come ci è stato confermato dai loro dirigenti, che ne hanno già avuto riscontro tecnico dopo aver effettuato un’analisi costi e benefici. I benefici, tra cui la riduzione del traffico veicolare privato e l’indotto su economia e turismo che un’opera del genere creerebbe, compensano e superano abbondantemente i costi».

I tempi di realizzazione sarebbero di cinque anni e l’opera costerebbe complessivamente 1,4 miliardi di euro e sarebbe finanziata attraverso un contratto di servizio dello Stato con Rfi. «Ma in Europa si possono intercettare fondi e mi muoverò per questo – ha dichiarato Tosi – Ci vorrà un anno solo per l’iter burocratico e amministrativo, per questo siamo già al lavoro per sveltire e accelerare la parte burocratica chiedendo la nomina di un commissario». Al riguardo la deputata Boscaini la settimana prossima presenterà la richiesta di nomina del commissario a gennaio. «Inviterò tutti i colleghi della commissione Trasporti, ma anche i parlamentari veneti a firmarla – ha detto la deputata – A gennaio ci sarà la revisione generale dei commissari alle opere pubbliche con Dpcm su proposta del Mit, quella è l’occasione giusta per nominare il commissario per l’opera Catullo-Verona-Lago».

«Bisogna lavorare, agire ed essere realisti – ha aggiunto Tosi – Tutto si decide a Roma e al Governo, dunque per noi è importante avere un’interlocuzione politica diretta con il nostro sottosegretario Ferrante, con la dirigenza del Ministero e con quella di Rfi, che poi sono quelli che muovono la macchina amministrativa». E Boscaini ha sottolineato: «Unire col treno l’aeroporto e il lago vorrebbe dire dare nuova linfa al turismo, ma anche valorizzare finalmente il nostro scalo».

Nella partita rientra anche il Comune di Verona, dove però l’indicazione non è quella di puntare ad un collegamento tra Catullo, Verona e il Lago di Garda. La priorità per i dem scaligeri è quella di unire il Catullo con Verona e con le aree del Villafranchese e del Mantovano. Questi sono i contenuti della delibera discussa nella sessione congiunta delle commissioni comunali terza e quarta (video), la quale approda oggi nel consiglio comunale. «Dopo le enunciazioni di principio occorre entrare meglio nel merito delle opere infrastrutturali e l’occasione è buona per chiarire che sarà necessario procedere per lotti, per garantire intanto il finanziamento di una prima parte di lavori e calmierare i costi – ha commentato Bisinella – A Roma, siamo andati alla sostanza e al cuore delle cose, abbiamo fissato paletti chiari su tempi e costi e lavoriamo per ottenere la nomina del commissario, che sarebbe il primo passo concreto in direzione di un’opera strategica».