Vendite auto, in Polesine tutti pazzi per la Volkswagen #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

ROVIGO – Mentre ieri è stato il secondo lunedì di sciopero consecutivo per i lavoratori della Volkswagen al quartier generale di Wolfsburg, dove ai cancelli dello stabilimento è arrivata anche una delegazione della Fiom Cgil di Bologna e dell’Emilia Romagna, il marchio tedesco si segnala come il più venduto in Polesine nel 2024, con 437 prime auto immatricolate tra gennaio e novembre. Vale a dire il 10,8% del totale (4.062). Nel periodo gennaio-novembre 2024, in provincia di Rovigo i primi 10 marchi d’auto per nuove immatricolazioni – dopo Volkswagen – sono Dacia (299 prime iscrizioni di autoveicoli), Toyota – Lexus (267), Bmw (264) e Kia (248). 

Il primo marchio italiano, Fiat, è al 6° posto con 212 vetture vendute da inizio anno. Seguono Renault (199), Ford (181), Chrysler – Jeep – Dodge (177) e Dr – Evo al decimo posto con 167 prime iscrizioni. Sono fuori dai primi 10, ma sopra le 100 prime immatricolazioni, i marchi Peugeot (141), Hyundai (140), Mercedes (128), Suzuki (123), Audi (118), Mg (114), Opel (114), Skoda (107) e Citroen – Ds (106). Nella classifica polesana delle auto più vendute bisogna scendere al 20° posto prima di trovare un altro marchio italiano, Lancia (68 nuove auto), seguita dal marchio Alfa Romeo (37 prime iscrizioni dallo scorso gennaio) al 26° posto. 

LE IMMATRICOLAZIONI

Rispetto al novembre 2023, in Polesine nello stesso mese del 2024 le immatricolazioni di auto sono diminuite del 4,5%: un risultato negativo, ma non quanto a livello nazionale (-10,8%), dove sempre confrontando le immatricolazioni mensili in novembre a distanza di un anno, si vedono in forte sofferenza i gruppi Stellantis (-24,9%) e Nissan (-44,6%). Anche Tesla a livello nazionale segna un forte calo (-70,2%), come in Polesine (-55,5%) con 11 auto immatricolate nel novembre 2023 rispetto alle 5 del mese scorso tra le 64 prime iscrizioni registrate da inizio anno dal marchio guidato da Elon Musk. Marchio che in Polesine, però, fa meglio di Volvo (41), Alfa Romeo (37) e Mini (34). 

LA TRANSIZIONE ENERGETICA 

Restando a livello polesano la transizione energetica nel parco degli autoveicoli, invece, sta allo 0,32%. È così, almeno, rispetto alle 161.982 vetture totali nel parco veicolare censito dall’Aci. Sono appena 524, infatti, le auto a esclusiva alimentazione elettrica in provincia nel 2023, alle quali si aggiungono 4.784 vetture “ibrido benzina” (con una quota del 2,95%) e 1.019 “ibrido gasolio” (0,63%). Proprio le auto ibride, malgrado non siano ancora così diffuse, sono quelle che rispetto al 2020 segnato dalla pandemia di Coronavirus, hanno visto crescere maggiormente la propria quota: l’ibrido benzina era all’1,04% del parco auto provinciale, l’ibrido gasolio allo 0,14%, mentre nel 2020 s’erano contate 96 auto elettriche (0,06% del totale).

In 4 anni, dunque, la quota dell’alimentazione “full electric” è salita nelle grazie dei polesani appena allo 0,32% nel parco auto. In questo quadro, dunque, con vendite in calo, mancanza di incentivi, concorrenza cinese e dazi in arrivo, scontro tra costruttori e Unione europea sui nuovi target 2025 per le emissioni, sembra in salita e tortuosa la strada della transizione ecologica, che dovrà coniugarsi con gli obiettivi sociali, economici e industriali. Nel 2023, secondo i dati delle prime iscrizioni di auto nuove (4.316) distinti per alimentazione, il contributo dei polesani alla transizione mostra che non è ancora avvenuto il sorpasso dei modelli ibridi (ibrido benzina 1.144 auto immatricolate, e ibrido gasolio 228 auto, per una quota complessiva del 31,79%) in accoppiata alle elettriche “pure” (160 nuove auto, di cui 53 nel comune di Rovigo, pari al 3,71% del totale) rispetto alla somma delle nuove auto vendute alimentate a benzina (1.301, 30,14%) e gasolio (574 auto, 13,3%).