Da tutto il mondo alla guest house Is Scabas di Solarussa, per innamorarsi della Sardegna #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast

Solarussa 

La struttura ricettiva è nata dalla passione di Conciglia Rutigliano, arrivata nell’isola dalla Germania

Nel cuore del centro storico di Solarussa, in via Cannelles 9, c’è un’antica dimora che ha ripreso vita grazie a un’avventura nata per caso, e adesso fa di questo territorio un ricordo indelebile nei diari di viaggio. Is Scabas, non è una semplice guest house, ma una porta che collega tutto il mondo alle tradizioni e tipicità della provincia di Oristano.

Premiata con il Rural Award 2024 del Distretto rurale del Giudicato d’Arborea, la struttura ricettiva è nata grazie a Conciglia Rutigliano, residente in Germania con padre di chiare origini italiane: dopo il colpo di fulmine per Solarussa – che l’ha convinta a lasciare il paese europeo – si è impegnata per far innamorare del paese campidanese e il suo territorio anche il resto del mondo.

“La guest house è un crocevia di viaggiatori provenienti da tantissimi paesi diversi: nelle nostre cinque camere accogliamo europei – italiani compresi, specie nei mesi estivi – ma anche ospiti internazionali”,  racconta la proprietaria Conciglia Rutigliano. “Così non è strano trovare persone che vengono da Germania, Francia, Spagna Svizzera o ancora da Estonia, Lettonia, Slovenia e Olanda. Quest’anno si sono aggiunti anche greci e portoghesi, ma negli anni ci hanno fatto visita cinesi, giapponesi, americani e addirittura neozelandesi, tutti pronti a scoprire Solarussa e dintorni!”.

L’arma vincente de Is Scabas è proprio l’amore per le peculiarità del territorio. “I nostri visitatori non vengono solo per raggiungere facilmente le spiagge oristanesi in estate, ma vogliono vivere a pieno la tipicità locali  in tutte le stagione dell’anno, incontrando la comunità”, ha spiegato la proprietaria. “Cerco sempre di superare la semplice idea di vacanza, proponendo una sorta di scambio culturale e dando agli ospiti l’occasione di assaporare prodotti tipici e tradizioni”.

“Is Scabas vuole offrire un’esperienza immersiva: così preparo prodotti di stagione e guido gli ospiti nella scoperta delle bellezze dell’Oristanese, troppo spesso percepito come una provincia di passaggio, ma che invece ha davvero tanto da offrire”, ha continuato Rutigliano. “I visitatori hanno bisogno di una guida, che li aiuti a scoprire sempre qualcosa di nuovo: parlando inglese, francese e naturalmente tedesco, è più facile comunicare. Ma sono loro stessi a raccontarsi le diverse esperienze, attorno al tavolo della colazione, che per mia scelta è lo stesso per tutti: si siedono ogni mattina e parlano di quanto hanno visto e fatto, scambiandosi opinioni e consigli. Proprio come si farebbe in famiglia”.

Il cibo e la comunità fanno da filo conduttore nell’esperienza. “Ai nostri ospiti propongo stagionalità e prodotti freschissimi, che provengono dal nostro giardino o è possibile acquistare direttamente sul territorio”, ha proseguito la proprietaria. “Così non è strano in autunno vedere i visitatori che si cimentano nello sbucciare una melagrana o assaggiano i fichi del nostro albero nei mesi più caldi. Molti magari cercano le arance in estate, e capita anche che qualcuno chieda dei tortellini con panna e prosciutto. Ma io spiego che da noi la stagionalità è essenziale, così come la tipicità dei prodotti offerti, e loro sono sempre pronti a comprendere e abbracciare questa filosofia. Anche le colazioni sono un momento importantissimo per le nostre giornate: i viaggiatori non si accontentano della semplice pasta con cappuccino, ma vogliono di più. Per questo cerco sempre di proporre formaggi freschi, miele e marmellate, rigorosamente acquistati da produttori locali. Agli ospiti offro, inoltre,  la possibilità di cenare da noi: anche in questo caso i piatti scelti sono sempre legati alla stagione e al territorio, così come i vini proposti”.

“Il mio obiettivo è quello di far sentire gli ospiti a casa: io vivo nella struttura e la mia cucina e il giardino sono sempre aperti, per una chiacchierata in compagnia. Anche la comunità è certamente disponibile ad accogliere i nostri visitatori. Infatti la guest house è situata in una via del centro e i vicini sono sempre pronti a dare agli ospiti indicazioni e ad aiutarli”, ha aggiunto Rutigliano. “Sono gli stessi visitatori a voler interagire con la comunità, facendo tappa nei locali e nei luoghi della socialità. Tanto per fare un esempio: una delle nostre stanze si affaccia proprio su una piazza del paese e sul piccolo balconcino abbiamo sistemato un tavolino con due sedie. Ricordo una coppia di americani felicemente seduta a quel tavolo che, sorseggiando del vino, osservava con interesse la vita del paese. I viaggiatori si aspettano autenticità, per questo amano sempre di più feste paesane e sagre. Rimangono affascinati dalle tradizioni e dalle peculiarità della zona”.

Ma la prima a rimanere affascinata da Solarussa è stata proprio Conciglia Rutigliano. “Is Scabas Guest Room è nata da un colpo di fulmine”, racconta. “Ero in vacanza in Sardegna e ho toccato con mano in prima persona il concetto di bed and breakfast, che mi ha colpita. Passando davanti alla vetrina di un’agenzia immobiliare della zona, ho notato la foto di una dimora a Solarussa. Sono quindi partita alla volta del paese armata di questa foto e ho iniziato a chiedere in giro se qualcuno conoscesse lo stabile: ho così scoperto che nella comunità era nota come sa Domu de Colonnellu, dal momento che l’ultimo proprietario era stato, appunto, un colonnello. Seguendo le indicazioni sono giunta sul posto e ho trovato un vicino, un uomo di almeno 90 anni, che ha iniziato a raccontarmi la storia della casa e della famiglia che l’ha abitata. È sbocciato così un amore a prima vista, che mi ha spinta ad acquistarla”.

Is Scabas di Solarussa prima e dopo i restauri

“Si tratta comunque di una dimora che, stando ai documenti in nostro possesso, risale almeno al 1864, anche se potrebbe essere più antica: i lavori da fare erano davvero tanti”, ricorda Rutigliano. “Ma dopo aver ottenuto tutti i documenti necessari, gli interventi hanno avuto il via e in un anno mi sono trasferita qua, vivendo in quello che era un cantiere vero e proprio. Nel 2011 ho aperto con una sola stanza e in formula bed and brekfast: venendo da un’esperienza di lavoro in Germania a contatto con il pubblico, per la precisione in un negozio di prodotti tipici mediterranei, ho trovato la mia dimensione. Alla ricerca di più autenticità, dal 2019 ho sfruttato gli spazi della casa, senza snaturarne la struttura, ricavando le cinque camere attuali. Anche il nome Is Scabas è ispirato alla struttura stessa della casa: all’ingresso, infatti, sono presenti due scale che portano al piano superiore”.

Le scale che hanno dato il nome a Is Scabas

Un amore nato per caso è diventato per la vita. “Is Scabas è il frutto di un’avventura particolare, che permette di far conoscere un territorio meraviglioso come quello di Solarussa e il resto della provincia al resto del mondo. Un’accoglienza di questo tipo permette di salvare edifici storici dallo scorrere del tempo, dando loro nuova vita e la possibilità di raccontarne la storia”, conclude Conciglia Rutigliano. “Anche se ormai si chiama Is Scabas, nel paese la casa è rimasta sa Domu de su Colonnellu e va bene così, perché ne racconta la storia e continua a farla vivere nei cuori delle persone che ci abitano e non l’hanno persa a causa dello scorrere del tempo”.

Un angolo de Is Scabas prima e dopo i lavori

Per scoprire Is Scabas Guest Room di via Cannelles 9 è possibile visitare il sito della struttura ricettiva disponibile qui o la pagina Instagram ufficiale, dove si potrà vedere un’anteprima della guest house. Per informazioni sono disponibili il numero di telefono 380.798.2522 e l’indirizzo mail beb.isscabas@yahoo.it.

Martedì, 3 dicembre 2024

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