Website Editore!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Sciopero Volkswagen ad oltranza, fabbriche Germania nel caos/ Crisi auto e licenziamenti: cosa può succedere #finsubito prestito immediato


PROSEGUE LO SCIOPERO AD OLTRANZA NELLE FABBRICHE VOLKSWAGEN IN GERMANIA: COSA CHIEDONO LAVORATORI E SINDACATI

Lo sciopero dei lavoratori di Volkswagen cominciato ieri in tutti gli stabilimenti presenti in Germania è e resterà ad oltranza fino almeno al nuovo ciclo di trattative fra sindacati e dirigenza del marchio automotive più famoso e potente d’Europa: dopo il fallimento completo dei tavoli che da mesi provano a mediare la decisione dell’azienda di chiudere tre stabilimenti dal 2025, con tagli e licenziamenti pesantissimi, la fiumana di gente portati in piazza dal sindacato IG Metall ha fatto spaventare l’economia dell’auto di tutto il Vecchio Continente, compresa l’Italia che vive e molto dell’indotto sulle componenti auto di Volkswagen.



9 fabbriche in sciopero con la produzione di auto e componenti dunque completamente bloccate è il risultato dello scontro totale tra dirigenza, sindacati e politica, in una Germania che non a caso vive la crisi di Governo nel momento più buio dell’economia tedesca dalla grave crisi economica del 2011. Molti convergono verso la sede centrale di Wolfsburg, ma i raduni davanti alle fabbriche di Hannover, Brunswick e Emden sono comunque molto significativi per uno sciopero generale dai tratti ben più “ingenti” di quelli visti anche di recente in Italia. I sindacati tedeschi hanno minacciato lo sciopero ad oltranza anche ben oltre le 24 ore se dovessero arenarsi i negoziati su salari e licenziamenti dei prossimi giorni: «Quanto a lungo e quanto intenso dovrà essere questo confronto è responsabilità di Volkswagen al tavolo delle trattative», così denuncia il leader del sindacato più rappresentativo dei metalmeccanici in Germania, Thorsten Groeger (IG Metall).



La linea di Volkswagen, dopo gli annunci choc degli scorsi mesi sulle chiusure e i tagli dei posti di lavoro, è quella di mantenere una linea di dialogo negoziale minimizzando però l’impatto sui clienti e partner industriali: «l’azienda ha già adottato in anticipo misure specifiche per garantire forniture di emergenza». Al netto degli interventi in extremis, la crisi c’è ed è palese, con migliaia di operai in piazza che chiedono lo stop ai tagli stipendio e un cordone di emergenza per evitare la massificazione dei licenziamenti previsti nel piano di riduzione dei costi. Il tema dell’elettrico è preponderante e viene visto dai sindacati come un errore madornale non solo di Volkswagen ma dell’intero automotive europeo, nonché delle norme sul Green Deeal della (tedesca) Presidente Ue Von der Leyen.


Carta di credito con fido

Procedura celere


LA CRISI DELL’AUTO IN UE E IL CAOS IN GERMANIA: QUALI SCENARI SI APRONO ORA

Il gruppo che comprende oltre alla marca Volkswagen anche Porsche, Audi e Seat, è da anni in crisi e da qui la riduzione dei costi annunciata si è concretizzata con l’ennesimo trimestre di calo nelle vendite, unite alle incertezze per la vicina scadenza 2035 sullo stop ai motori endotermici. Per la pasionaria sindacalista di fabbrica Daniela Cavallo, esiste il rischio concreto che si possa arrivare a chiudere del tutto gli stabilimenti fino a che Volkswagen non presenta un piano convincente.

Il consiglio di fabbrica, assieme alla IG Metall, chiedono che il gruppo tagli i bonus per i dirigenti e il resto del personale, bloccando gli aumenti di stipendi in futuro in cambio di orari di lavoro più brevi: il risparmio da circa 1,5 miliardi di euro presentato dai sindacati non ha però convinto Volkswagen che ritiene sul lungo periodo non possa avere un vero impatto per parare la crisi. Dei 300mila dipendenti è circa un terzo che rischia seriamente un ridimensionamento, se non proprio il licenziamento con 3 delle fabbriche che andranno a chiudersi nei prossimi mesi: il calo della domanda nei consumatori, il costo per la transizione verso l’elettrico (che non decolla) e la fortissima concorrenza con la Cina rendono la crisi di Volkswagen di difficile soluzione, così come per gli stessi motivi anche la italo-francese-americana Stellantis vive momento simile di caos. Le dimissioni di Tavares e le richieste del Governo italiano al gruppo guidato da John Elkann rendono la crisi del settore molto simile per certi versi a quanto si osserva con Volkswagen in Germania.

Va però aggiunta la crisi di Governo Scholz che porterà il Paese alle Elezioni in febbraio proprio a fronte di una crisi economica, industriale e lavorativa imponente: all’esecutivo “semaforo” di Centrosinistra non viene perdonata la gestione insufficiente sulla crisi Volkswagen che rischia ora di avere effetti devastanti in piena campagna elettorale verso il voto di fine febbraio. Va letto con quest’ottica il provvedimento studiato in queste ore dal PPE, guidato dal tedesco Manfred Weber, sull’anticipare già al 2025 la revisione netta delle misure europee sull’auto: la mossa (probabilmente tardiva) di Weber e Von der Leyen è quella di ridurre l’impatto del Green Deal a fronte della crisi del settore automotive, riflettendo «sul principio di neutralità tecnologica». Occorre una transizione più lunga, che stoppi i divieti dal 2035 e che porti ad un mix di tecnologie e non alla “talebanità” del solo elettrico che rischia di portare ulteriori vantaggi alla Cina, affossando una delle industrie storicamente più importanti d’Europa.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Carta di credito con fido

Procedura celere

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Prestito personale

Delibera veloce

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui