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le nuove tutele e il Fondo per l’esdebitazione degli incapienti #finsubito prestito immediato


Il tema del sovraindebitamento è più che mai attuale, soprattutto con l’introduzione di misure innovative nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), recentemente modificato dal Correttivo Ter (D.Lgs. n. 136/2024). Tra le novità più significative, spicca la proposta di un fondo per l’esdebitazione degli incapienti (art. 283 CCII), sostenuta dalla parlamentare Giorgianni attraverso un emendamento al bilancio 2024. Questo intervento normativo, se verrà approvato, mira a offrire una soluzione concreta ai debitori privi di patrimonio o redditi sufficienti per sostenere le spese di una procedura di sovraindebitamento, garantendo una maggiore equità e accessibilità ai benefici del sistema. Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie. Consigliamo anche il Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione

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1. Il nuovo Fondo per l’esdebitazione incapienti


L’emendamento introduce il Fondo nazionale per l’esdebitazione incapienti, che sarà istituito presso il Ministero della Giustizia con una dotazione iniziale di 500.000 euro per il 2025. Il Fondo ha l’obiettivo di coprire: le spese procedurali connesse alle istanze di sovraindebitamento; le competenze professionali degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC); i costi processuali, che spesso rappresentano un ostacolo insormontabile per i debitori incapienti. Sul tema, consigliamo il volume Nuovo correttivo alla crisi di impresa -Cosa cambia per professionisti e imprese che raccoglie e illustra le novità di interesse per gli operatori del settore delle procedure concorsuali contenute nel c.d. Decreto Correttivo Ter.

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Il presente volume illustra le novità di interesse per gli operatori del settore delle procedure concorsuali contenute nel c.d. Decreto Correttivo Ter (D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136) al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. Il commento operativo articolo per articolo si propone di fornire una guida completa all’interpretazione ed all’applicazione delle rilevanti modifiche apportate al CCII, a breve distanza dalla sua entrata in vigore. Tra le principali novità, l’ampliamento della composizione negoziata della crisi come procedura per il superamento della situazione di squilibrio dell’impresa prima che si arrivi all’insolvenza e il potenziamento del ruolo dell’esperto. Rilevanti interventi riguardano anche la disciplina del sovraindebitamento e del concor- dato minore, aperto al debitore sovraindebitato diverso dal consumatore, e i requisiti più rigorosi per ottenere il cram down fiscale, uno dei punti più significativi della nuova disciplina, con cui il Legislatore risponde all’esigenza di conciliare la tutela delle ragioni dei creditori pubblici ed il superamento della crisi d’impresa. Per agevolare la lettura delle novità è riportato a confronto il vecchio ed il nuovo testo in cui sono evidenziati i cambiamenti operati dal legislatore.Giorgio CherubiniAvvocato, ammesso al patrocinio innanzi le giurisdizioni superiori, esercita nel settore del diritto commerciale e della crisi d’impresa. Già Presidente e attualmente socio onorario di INSOL Europe, è Vice Presidente dell’ISIR. Founding Partner dell’Associazione professionale Explegal, ricopre incarichi su nomina del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in numerose procedure concorsuali. Già curatore fallimentare presso il Tribunale di Roma, commissario liquidatore su nomina dell’IVASS, è autore di pubblicazioni e relatore in conferenze nazionali e internazionali.

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2. Come funzionerebbe il Fondo?


Accesso al Fondo: il debitore incapiente può presentare istanza al tribunale competente per accedere al Fondo, dimostrando l’assoluta insufficienza di risorse patrimoniali e reddituali.
L’ammissione è subordinata alla verifica della situazione economica del debitore da parte dell’OCC e all’autorizzazione del giudice.
Finalità: garantire che anche i debitori più vulnerabili possano accedere alle procedure di sovraindebitamento, eliminando barriere economiche.
Regolamentazione: entro sei mesi dall’entrata in vigore della norma, sarà adottato un decreto ministeriale per definire i criteri di accesso e le modalità di utilizzo del Fondo, garantendo trasparenza e controllo.

3. L’esdebitazione incapienti: caratteristiche principali


L’articolo 283 CCII, già modificato dal Correttivo Ter, disciplina l’esdebitazione incapienti come strumento di ultima istanza per i debitori che non possono proporre un piano di ristrutturazione o liquidare un patrimonio insufficiente. Il legislatore ha voluto rafforzare il principio del favor debitoris, tutelando anche chi si trova in condizioni di estrema difficoltà.

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4. Requisiti per accedere alla procedura


Incapienza comprovata: il debitore deve dimostrare l’assenza di patrimonio liquidabile e di redditi sufficienti per sostenere i creditori.
Buona fede: è esclusa la possibilità di accesso per chi abbia causato il sovraindebitamento con dolo, colpa grave o atti fraudolenti.
Obbligo di trasparenza: il debitore deve dichiarare eventuali miglioramenti economici sopravvenuti nei tre anni successivi alla chiusura della procedura.
Effetti della procedura
esdebitazione totale: una volta accolta l’istanza, tutti i debiti del debitore incapiente vengono cancellati, salvo alcune eccezioni (es. obblighi alimentari, risarcimenti per danni extracontrattuali).
Monitoraggio triennale: l’OCC vigila per tre anni su eventuali risorse sopravvenute, che potrebbero essere destinate al soddisfacimento dei creditori.

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5. Dalla ristrutturazione del consumatore al Fondo per incapienti: un sistema inclusivo


Con le modifiche introdotte dal Correttivo Ter, la tradizionale figura del piano del consumatore è stata sostituita dalla ristrutturazione dei debiti del consumatore (art. 67 CCII). Questa procedura, dedicata esclusivamente ai consumatori meritevoli, consente la predisposizione di un piano di ristrutturazione senza necessità di consenso dei creditori. Tuttavia, per i soggetti incapienti, l’unica via resta l’esdebitazione.

6. Le procedure di sovraindebitamento oggi


Ristrutturazione dei debiti del consumatore (art. 67 CCII): procedura riservata ai debiti personali, con l’obiettivo di garantire una sostenibilità nel rimborso.
Concordato minore (art. 74 CCII): accessibile a piccoli imprenditori e professionisti, prevede la negoziazione con i creditori.
Liquidazione controllata (art. 270 CCII): procedura residuale per la liquidazione del patrimonio disponibile.
Esdebitazione incapienti (art. 283 CCII): strumento di ultima istanza per i debitori senza patrimonio né reddito.

7. Un vademecum per i sovraindebitati


Ecco un formato pratico per affrontare il sovraindebitamento con il supporto delle nuove normative.
Valutare la propria situazione economica: analizzare debiti, redditi e patrimonio disponibile.
Consultare un OCC: gli Organismi di Composizione della Crisi offrono supporto nella scelta della procedura più adatta.
Predisporre la documentazione necessaria: elenco dei creditori, stato patrimoniale, redditi e spese.
Scegliere la procedura adeguata: ristrutturazione del consumatore: per debiti personali e sostenibili.
Concordato minore: per negoziare con i creditori.
Esdebitazione incapienti: per chi non possiede alcuna capacità di rimborso.
Richiedere il supporto del Fondo incapienti (art. 123-bis): se le spese procedurali sono un ostacolo, presentare istanza per accedere al Fondo.
La proposta del Fondo per l’esdebitazione incapienti, sostenuta da Giorgianni, rappresenta un passo avanti verso un sistema di sovraindebitamento più equo e inclusivo. Questa misura, unita alle novità introdotte dal Correttivo Ter, offre un quadro normativo più solido per rispondere alle esigenze di consumatori e famiglie in difficoltà, con l’obiettivo di garantire una seconda chance economica e sociale.



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