Imu, il nuovo software crea problemi tra i Comuni #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Lo scorso settembre, il Ministero dell’Economia ha avviato la nuova applicazione informatica per l’approvazione del prospetto delle aliquote Imu. L’obiettivo era uniformare un sistema normativo frammentato e semplificare il calcolo delle aliquote che i Comuni applicano sulla tassa sugli immobili. Tuttavia, il passaggio alla nuova piattaforma si è rivelato tutt’altro che agevole.

Ai Comuni è stato chiesto di rimodulare le aliquote, approvarle con delibera e caricarle nel sistema entro il 14 ottobre. Molte amministrazioni, già alle prese con una cronica carenza di personale e competenze tecniche, non sono riuscite però a rispettare questa scadenza. Il risultato è stato un rallentamento generale, proprio mentre i contribuenti si preparano al versamento della seconda rata, previsto per il 16 dicembre.

Effetti sui cittadini

La situazione rischia di penalizzare i cittadini che avevano maturato agevolazioni sull’Imu. Tra queste, rientrano benefici per immobili concessi in comodato a parenti, proprietà situate in zone remote o affittate a canone concordato. La mancata approvazione delle delibere potrebbe comportare la perdita di tali agevolazioni, creando confusione tra i contribuenti.

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ha chiesto una proroga dei termini per l’approvazione dei bilanci comunali, da spostare dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025. Inoltre, è stata sollecitata maggiore flessibilità nell’applicazione delle agevolazioni per evitare un’ulteriore penalizzazione dei cittadini.