La tassa di soggiorno, istituita per sostenere il turismo e il patrimonio culturale, continua a rappresentare una risorsa importante per il Comune di Perugia. Per il 2025, l’amministrazione prevede entrate superiori a 1,3 milioni di euro, precisamente 1.310.367,50 euro. Questa somma, come indicato in una delibera di giunta, è “destinata a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, nonché i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.
Questo incremento, rispetto alle cifre degli anni precedenti che si attestavano intorno a un milione di euro, consente di ampliare il raggio delle attività finanziabili. La somma è stata organizzata in una tabella di utilizzo, approvata dalla giunta comunale durante l’ultima seduta.
Il gettito stimato e le modifiche alle tariffe
Il Comune di Perugia prevede di incassare 1,320 milioni di euro dalla tassa di soggiorno nel 2025, segnando un aumento rispetto agli anni scorsi, quando la cifra oscillava tra 900mila euro e 1 milione di euro. Questa crescita è legata all’aumento della tariffa giornaliera per b&b e affittacamere, che passa da 50 centesimi a 1,50 euro, e all’eliminazione dello “sconto” per la terza notte.
L’assessore Fabrizio Croce, durante una diretta Instagram della giunta, ha spiegato che la tassa sarà estesa anche agli affitti brevi per garantire una maggiore equità: “Intanto abbiamo eliminato un’anomalia introducendola per gli affitti brevi, il che permetterà una concorrenza leale fra tutte le strutture. A inizio anno poi faremo un aggiornamento con tutti i soggetti coinvolti“. L’introduzione di nuove regole è attesa dopo le linee guida del governo, con la possibilità di ulteriori aumenti per allineare le tariffe di Perugia a quelle di altre città italiane.
Tassa di soggiorno, fondi destinati alla manutenzione e valorizzazione del patrimonio
Tra le voci principali della tabella spiccano le risorse dedicate alla manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali, che superano complessivamente i 500mila euro. Tra queste, sono inclusi gli appalti per la gestione dei servizi museali, per cui sono stati stanziati 215mila euro, e per la gestione di San Francesco al Prato, con un importo pari a 85.400 euro. Questi interventi puntano a garantire una migliore accessibilità e fruibilità delle strutture culturali, elementi centrali per l’offerta turistica e il benessere della comunità locale.
La somma complessiva sarà, per semplificare, così ripartita:
- oltre 500mila euro per la gestione dei servizi museali e di San Francesco al Prato, inclusi servizi di pulizia, custodia e attività espositive;
- fino a 300mila euro per fiere, servizi di accoglienza turistica e l’infopoint, oltre che per bollette energetiche;
- quasi 400mila euro destinati a Umbria Jazz, di cui 115mila euro come contributo ordinario e 215mila euro per coprire un disavanzo accumulato negli anni scorsi;
- 42mila euro per il Museo della scienza Post;
- circa 100mila euro distribuiti tra iniziative come Perugia 1416 (35mila euro), il Conservatorio Morlacchi, la Film commission e altri progetti culturali.
Eventi e manifestazioni di richiamo
Una parte consistente dei fondi è riservata al supporto di manifestazioni culturali e artistiche che rappresentano un valore aggiunto per l’identità e l’attrattività del territorio. In cima alla lista figura Umbria Jazz, che riceve un contributo complessivo di oltre 300mila euro. Di questi, 115mila euro rappresentano un sostegno ordinario, mentre 215mila eurosono destinati a coprire un disavanzo maturato negli anni scorsi.
Altri eventi trovano spazio nel bilancio: la Fondazione Post ottiene poco più di 43mila euro per le sue attività, mentre Perugia 1416, rievocazione storica che coinvolge il territorio, riceve un contributo di 35mila euro. Questi eventi non solo consolidano la proposta culturale della città, ma favoriscono anche una maggiore partecipazione della cittadinanza.
Un impegno a favore del turismo locale
I proventi della tassa di soggiorno vengono inoltre impiegati per rafforzare i servizi di accoglienza turistica e per promuovere l’intero territorio. Come spiegato nella delibera, l’obiettivo è quello di sostenere “le strutture ricettive” e migliorare i servizi pubblici locali, rendendoli più efficienti e capaci di rispondere alle esigenze dei visitatori. Questo approccio mira a consolidare la posizione della città come destinazione culturale e turistica di rilievo.
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