Progetto bloccato dopo le proteste e gli scontri, l’impresa modenese perde l’appalto e viene risarcita #finsubito prestito immediato

Il Comune di Bologna rescinde anticipatamente il contratto con la ditta Iti Impresa Generale di Modena, incaricata dei lavori per il progetto nel parco Don Bosco, destinato a ospitare il nuovo complesso delle scuole Besta. La decisione arriva dopo mesi di difficoltà nel cantiere, con le proteste dei comitati locali, che si sono opposti alla trasformazione dell’area. Il progetto, da oltre 12 milioni di euro, aveva visto l’inizio dei lavori con la consegna parziale del cantiere. 

L’amministrazione comunale ha quindi deciso di abbandonare il progetto originario delle scuole Besta nel parco Don Bosco, optando per il trasferimento dell’istituto al Polo dinamico. 

Con questa decisione, il Comune ha dato mandato agli uffici competenti di valutare l’entità dei lavori già eseguiti e concordare con l’impresa nuovi importi, in quanto alcuni interventi non erano previsti nel contratto originale. Il risarcimento, infine, è stato accettato dall’impresa che, il 30 settembre, ha comunicato al Comune la disponibilità a chiudere la questione per un milione di euro.

Manifestanti sugli alberi e cariche della polizia: le immagini degli scontri al parco Don Bosco | VIDEO

Le proteste 

Fin dalle prime fasi, le manifestazioni contro il progetto si sono intensificate, con occupazioni delle aree di cantiere fino agli scontri di giugno. 

La protesta ha causato danni materiali: recinzioni di cantiere e altri materiali, previsti in progetto per il noleggio, sono stati asportati o divelti: “A causa dei diffusi e irrimediabili danneggiamenti da parte di manifestanti e oppositori, si è verificato che alcuni materiali e opere provvisionali di cui era previsto in progetto il noleggio, quali le recinzioni di cantiere, non risultano più essere riutilizzabili o non risultano più presenti nelle aree di cantiere, in quanto asportati dai manifestanti”, fa sapere il Comune che ha così deciso di rescindere il contratto, ma dovrà far fronte a una spesa di circa un milione di euro, cifra che comprende sia l’indennizzo per la rescissione anticipata che i danni subiti dall’impresa per gli ostacoli incontrati. (fonte bolognatoday.it)