Brindisi, al pronto soccorso dopo una cena a base di funghi. Intossicati madre e figlio #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Due persone, madre e figlio, sono state soccorse ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi a seguito di una grave intossicazione da funghi. I pazienti presentavano sintomi tipici come nausea, vomito e forti dolori addominali, causati dal consumo di funghi raccolti dal ragazzo. Grazie alla collaborazione con il Centro antiveleni di riferimento e il Centro di controllo micologico della Asl Brindisi, è stato possibile individuare rapidamente la specie responsabile e avviare il trattamento adeguato. 
Le condizioni dei pazienti sono in miglioramento e restano sotto osservazione.
«Grazie all’esame dei funghi che avevano portato con sé – spiega il coordinatore del Centro di controllo micologico, Antonio Tursi – abbiamo identificato la specie responsabile dell’intossicazione: l’Omphalotus olearius, riconoscibile per il color arancio del cappello e per le lamelle fitte, visibili al buio. Chi li ha raccolti, invece, ha confuso questo fungo con un esemplare di Cantharellus cibarius, noto come galletto, che presenta costolature e non lamelle. È un errore che viene commesso spesso da chi non conosce bene i funghi».
Per questo – prosegue Tursi – «i funghi vanno controllati dagli esperti. Il Centro di controllo micologico rilascia la certificazione di commestibilità per i funghi epigei spontanei, messi in commercio da raccoglitori professionali e rivenditori o raccolti da privati. In quest’ultimo caso consulenza e certificazione micologica sono gratuite».
Il Centro di controllo micologico della Asl di Brindisi, che rientra nel Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione, ha predisposto il calendario settimanale del Servizio di ispettorato, con cinque micologi, per il periodo 2024-2025, attivo su tutto il territorio provinciale dal primo settembre al 31 gennaio di ogni anno.