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a Roma vola San Paolo (+ 29% sulla media), Bovisa quartiere d’oro di Milano #finsubito richiedi prestito immediato


San Paolo è il quartiere universitario di Roma dove i prezzi degli affitti sono aumentati di più negli ultimi due anni rispetto alla media dei prezzi al metro quadro, segnando un +8% (+29% su una media generale del +21%). A Milano, invece, tutti pazzi per Bovisa dove i prezzi delle locazioni nello stesso periodo sono cresciuti del +27% su una media cittadina che supera di poco il +21%. Questi, alcuni dei dati che emergono dal nuovo studio realizzato da CENTURY 21 Italia, la branch italiana del colosso americano del real estate, insieme a Wikicasa, la proptech che distribuisce e analizza informazioni online per facilitare e rendere più trasparenti le compravendite. 

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Lo studio

L’analisi prende in considerazione i prezzi di affitto, dal 2022 a oggi, di 24 città del nostro Paese riconosciute come principali poli universitari: Roma, Milano, Torino, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Chieti, Ferrara, Firenze, Genova, L’Aquila, Messina, Napoli, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pisa, Salerno, Siena, Trieste, Venezia e Verona. Di due città in particolare – Milano e Roma – è stata fatta un’ulteriore analisi relativa ai quartieri sedi delle università. Tutti i dati e i grafici disponibili sulla pagina dedicata allo studio sul sito CENTURY21 Italia. “Anche nelle città universitarie, il mercato degli affitti ha risentito del boom degli affitti brevi, in un Paese da sempre legato al turismo come il nostro. Oggi, un proprietario di casa che vuole generare una rendita mettendo l’immobile sul mercato degli affitti, si trova a scegliere tra l’affitto a lungo termine, soluzione particolarmente vincolante sul medio termine, o lo short rent, alternativa particolarmente flessibile e che elimina ogni potenziale rischio di morosità – dicono  Marco Tilesi, ceo e founder di CENTURY 21 Italia, e Mattia Colantuoni di Wikicasa – Poiché lo short rent negli ultimi anni ha registrato un grande aumento, lo stock di immobili in affitto si è sistematicamente ridotto. È quindi sempre più difficile per gli studenti fuori sede vivere nel quartiere in cui si trova l’università. Per questo motivo, si registra un rinnovato interesse verso zone secondarie, ben collegate con l’università, dove si osserva un aumento dei canoni di locazione e dei prezzi medi di vendita considerevole”. 

Nelle città campione di Roma e Milano, le principali zone universitarie, segnano un incremento di prezzi delle locazioni. L’analisi CENTURY21 Italia e Wikicasa ha confrontato nell’arco di 2 anni gli aumenti in percentuale degli affitti delle zone universitarie di Roma e Milano, mettendole a confronto con gli aumenti medi registrati dalle 2 città nello stesso lasso di tempo, rispettivamente 21,1% per Roma e del 21,6% per Milano. 

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Roma

Se guardiamo la capitale, i prezzi degli affitti della zona Bologna-Policlinico, quartiere che attrae gli studenti dell’università La Sapienza, segnano un +22% con un prezzo che passa dai 15,55 euro al metro quadro di gennaio 2022 agli attuali 19 euro/mq registrati a settembre di quest’anno. In rialzo anche le quotazioni di San Paolo, quartiere punto di riferimento per l’Università di RomaTre, dove i prezzi degli affitti crescono del 29% dal 2022 a oggi: dai 13 euro al metro quadro di due anni fa si arriva agli attuali 17. “Un aumento superiore agli aumenti medi registrati a Roma nello stesso periodo di tempo che si attestano sul +20% – commenta Mattia Colantuoni di Wikicasa  Italia – questo conferma l’attrattività di questi quartieri e il conseguente aumento di domanda: un numero sempre crescente di studenti fuorisede ha portato a un sostanziale aumento della richiesta per immobili in affitto a lungo termine”. Un caso a parte per Tor Vergata, dove i prezzi degli affitti nel periodo preso in esame aumentano del +11%, circa 10 punti percentuale sotto la media registrata per la città di Roma. 

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Milano

Anche il capoluogo lombardo, già balzato alle cronache proprio per gli aumenti dei prezzi degli immobili, si muove su percentuali simili a quelle della capitale: registriamo un +27% del quartiere Bovisa e del quartiere Dergano, con prezzi al metro quadro che vanno dai 15 euro del 2022 ai quasi 19 euro di oggi. Un trend simile per i quartieri milanesi di Affori, Bovisasca, Comasina e Bruzzano che segnano un +27%, oggi il prezzo al metro quadro di quelle zone sfiora i 20 euro, +26% per Bicocca, Niguarda, Testi, Parco Nord dove i prezzi al metro quadro sono passati dai quasi 15 euro del 2022 ai 18,78 di oggi. Per Corsica, Città Studi, Piola, Casoretto, gli aumenti si attestano, invece, sul 23%. Da segnalare il caso Bocconi dove gli affitti in percentuale crescono meno della media registrata dalla città di Milano, poco più del 20% contro il 21% ma con prezzi in valore assoluto comunque più alti, 24 contro 23 euro al metro quadro. 

Picco di domanda

Lo studio ha evidenziato anche come il mercato delle locazioni in tutte le città presenti un picco di domanda nei mesi di settembre e ottobre (proprio in concomitanza dell’inizio dell’anno accademico) in cui si arriva ad avere fino a oltre quattro volte le richieste registrate nel mese di minor attività che risulta, invece, essere febbraio. Confrontando altre città universitarie, i maggiori incrementi delle locazioni vengono fatti segnare da Firenze, che tocca il +44% con un prezzo al metro quadro di oltre 22 euro, secondo solo a Milano dove in media si sfiorano i 23 euro. “A Firenze in particolare – spiega Tilesi – l’effetto turismo è certamente da considerarsi un altro driver alla crescita dei prezzi insieme alla richiesta studentesca”. Segue Messina, con un aumento del +43% e un relativo prezzo al metro quadro di quasi 9 euro, nel 2022 la città superava di poco i 6 euro per metro quadro. Al primo posto fra le città universitarie che hanno registrato in percentuale il maggior aumento troviamo Pisa con +45% e prezzo al metro quadro di poco superiore ai 14 euro. Le città, invece, meno toccate da questa ondata generalizzata di rialzi sono state Perugia (+4,3%), Parma (+5,6%), Ferrara (+5,1%).

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