Mutui, i tassi di interesse scendono al 3,28% e spingono le richieste: +50% a ottobre #finsubito prestito immediato

Il settore dei mutui si risveglia. Dopo i primi tagli ai tassi di interesse della Bce, a giugno e settembre, erano visibili già le prime avvisaglie, ma i dati di ottobre sembrano confermare una chiara inversione di tendenza. Lo scorso mese le richieste di mutui immobiliari hanno registrato una crescita di quasi il 50% rispetto a ottobre 2023, accompagnata da un aumento anche delle altre domande di prestiti personali. Non si tratta di una crescita isolata, ma di un dato che conferma il trend degli ultimi mesi e che evidenzia comunque un’importante accelerazione rispetto a settembre, mese storicamente positivo per questo tipo di richieste dopo la consueta pausa estiva: le richieste di mutui tra settembre e ottobre sono salite di oltre il 36%. A dirlo sono gli ultimi dati rapporto sul Credito di Experian Global, data tech company.

Le richieste nelle grandi città

A livello geografico tra le grandi città a spiccare è Napoli, con un incremento del 140% ad ottobre su base annuale. Fanno bene anche Roma (+72%) e Venezia (+68%) mentre il confronto resta più fiacco per Milano, dove comunque l’aumento sfiora il 17%. Il rapporto evidenzia, inoltre, come siano in particolare le nuove generazioni a guidare la crescita rivelante del mese di ottobre. Le domande di Millennials e Generazione Z hanno registrato rispettivamente un incremento del 72% e del 87% lo scorso mese, arrivando a rappresentare quasi due terzi di tutte le richieste (63,66%).

I tassi in calo e le surroghe

A risvegliare il comparto sono i cali dei tassi di interesse. Stando ai dati dell’Abi il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto delle abitazioni è diminuito al 3,28%, rispetto al 3,31% di settembre 2024 e in calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023. Il livello raggiunto ad ottobre è più basso di quasi di due punti rispetto al 5% sfiorato lo scorso anno nello stesso mese. «Questo contesto favorevole di mercato», spiega Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, «spinge un numero crescente di mutuatari a richiedere una surroga, che rappresenta ormai oltre il 35% delle richieste». Se si paragonano le offerte anche solo di 12 mesi fa, ad esempio, chi un anno fa ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso di 130 mila euro a 25 anni con un tasso del 3,83%, oggi può risparmiare fino a 21.983 euro nei prossimi 24 anni scegliendo la migliore offerta di surroga al 2,72%.

Sembra dunque che a ottobre le richieste di nuovi mutui abbiano iniziato a rialzare testa. A fronte del calo del costo del denaro, dopo i picchi del 2023, a crescere impetuosamente da inizio 2024 sono stati infatti solo i mutui di surroga. Fino a settembre, lo stesso incremento non si era però ancora verificato per i nuovi mutui destinati all’acquisto, ancora con il segno meno. I dati Assofin del primo semestre dell’anno (si veda MF-Milano Finanza del 9 novembre) segnalano però, rispetto a un anno prima, un’inversione di tendenza con aumento dell’1,2% nei primi nove mesi del 2024 della domanda sui mutui casa in termini di volumi, anche se in termini numerici si registrava ancora una mini flessione dello 0,1%. A ottobre inoltre, l’importo medio delle richieste di mutuo, secondo i dati Experian, è cresciuto del 2,87% a 123.590 euro rispetto a settembre, ma ancora in flessione rispetto a un anno fa (-28,37%). (riproduzione riservata)