Importanti e immediate modifiche per le pensioni in arrivo tra 15 giorni con Decreto Lavoro #finsubito prestito immediato

Quali sono le importanti e immediate modifiche per le pensioni in arrivo tra 15 giorni con Decreto Lavoro? Mentre proseguono i confronti tra governo e sindacati per la definizione di misure che potrebbero finalmente rientrare in una vera e propria riforma delle pensioni 2024, con l’obiettivo principale di abbassare i requisiti per la pensione per tutti, uomini e donne, e si lavora su eventuali risorse necessarie per l’attuazione di una riforma pensioni strutturale, stando a quanto riportano le ultime notizie, sarebbero in arrivo già importanti modifiche per le pensioni a breve. Vediamo di cosa si tratta.

• Modifiche opzione donna per le pensioni in arrivo a breve con Decreto Lavoro 
• Nuovo bnus figli per la pensione delle donne probabile in nuovo Decreto Lavoro
• Le altre novità previste per Decreto Lavoro 2023

Modifiche opzione donna per le pensioni in arrivo a breve con Decreto Lavoro 

E’ stato annunciata tra 15 giorni circa la presentazione del nuovo Decreto Lavoro, con misure che dovrebbero interessare il mondo del lavoro tra revisione della Naspi, novità per lo smart working e l’applicazione di contratti a tempo determinato, ecc, e in tale occasione dovrebbero essere presentate anche nuove modifiche, inaspettate, per le pensioni.

Si tratta, in particolare, di modifiche per opzione donna e nuovo bonus figli per tutti. Entrando più nel dettaglio, stando a quanto lasciato intendere dalla ministra del Lavoro Calderone, nel prossimo Decreto Lavoro potrebbe rientrare un ripristino dell’opzione donna come precedente prevista, vale a dire senza alcuno sconto di età di uscita in base ai figli come oggi previsto e valido solo per alcune categorie di donne, come cargiver, invalide, licenziate, ecc, ma valido per tutte le donne, lavoratrici dipendenti pubbliche e provate e lavoratrici autonome con conseguente ripristino dei precedenti requisiti.

Questi ultimi permettevano alle lavoratrici dipendenti di andare in pensione a 58 anni di contributi e alle lavoratrici autonome di andare in pensione a 59 anni di età, in entrambe i casi con 35 anni di contributi e con l’attesa delle rispettive finestre mobili per la pensione effettiva, che erano di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome, con calcolo della pensione finale sempre con sistema unicamente contributivo.

Nuovo bonus figli per la pensione delle donne probabile in nuovo Decreto Lavoro

Altra novità che potrebbe rientrare nel prossimo Decreto Lavoro relativa alle pensioni è un bonus da riconoscere alle donne come sconto contributivo per ogni figlio avuto.

Si tratta, in realtà, di una misura già esistente che verrebbe con il riconoscimento di contributi figurativi per donne con figli che, però, verrebbe rafforzata al fine di valorizzare per la donna il lavoro di cura di figli e famiglia, per dare alle donne la possibilità di andare in pensione in maniera agevolata considerando una carriera contributiva che non può essere parificata a quella degli uomini.

Le altre novità previste per Decreto Lavoro 2023

A prescindere dalla possibilità novità per le pensioni che saranno probabilmente presenti, il Decreto Lavoro 2023 prevede al momento ulteriori misure già annunciate come:

• introduzione della nuova Mia, misura di inclusione attiva, come alternativa al reddito di cittadinanza che si avvia ad esaurirsi;
• rafforzamento e nuove politiche attive di inclusione per il lavoro, dalla nascita di nuove piattaforme online volte alla rioccupazione al via al nuovo Programma GOL (Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori);
• modifica della indennità di disoccupazione Naspi, con revisione dei tempi di durata dell’indennità, considerando che oggi la Naspi viene riconosciuta ai lavoratori rimasti in totale stato di disoccupazione involontaria per un massimo di 24 mesi, quindi due anni, e il disoccupato percepisce l’indennità per la metà delle settimane lavorate nel quadriennio precedente e matura il 50% delle giornate di lavoro effettuate come giornate indennizzabili da Naspi e si potrebbe ridurre tale percentuale al 40% o al 30%, in ogni caso inferiore al 50%;

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Delibera veloce

• novità per i contratti di lavoro a tempo determinato, con eliminazione delle causali da inserire fino a 24 mesi ma possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato di 12 mesi, arrivando così ad un massimo di 36 mesi dagli attuali 24;
• novità per lo smartworking, per introdurlo come modalità di lavoro dove le condizioni aziendali o di enti lo permettessero e secondo regole specifiche.