Napoli, i disoccupati occupano il Duomo #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Dopo Palazzo San Giacomo, il Duomo. Non si fermano le proteste dei disoccupati dei gruppi 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia. Ieri  avevano “assediato” la sede del Comune, oggi pomeriggio sono nel Duomo. Fanno sapere, peraltro, che andranno via alle 16 per consentire la celebrazione di un funerale. Lamentano che sono stati rinviati dalle istituzioni coinvolte nella vertenza alcuni incontri già programmati. «Ci sono continui ritardi – denunciano – e rinvii delle soluzioni e degli impegni che son stati assunti da mesi per finalizzare l’inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata appartenenti alle platee storiche». 

Chiedono di essere inseriti in progetti retribuiti di recupero e manutenzione ambientale. Per esempio nella raccolta della carta, nella gestione del verde, nelle attivtà di bonifica. Rivendicazioni analoghe, dunque, a quelle che caratterizzarono alcuni anni fa la protesta di altri gruppi di disoccupati, in particolare del Movimento di Lotta per il Lavoro ed i Bros. Alcuni di essi furono poi assorbiti nelle varie società partecipate della Regione Campania:l’Astir, la Recam, l’Arpac Multiservizi. Altri in cooperative che si sono occupate della raccolta della carta a Napoli. Altri ancora nei consorzi di bacino che erano stati incaricati di svolgere la raccolta differenziata. Fu quella una stagione di proteste, di lotte e mobilitazioni, ma anche di clientele perché ci furono assessori e consiglieri reginali i quali trovarono nei disoccupati organizzati o almeno in una parte di essi un buon bacino elettorale.