Nuove cartelle esattoriali da rottamare? In arrivo la quinta sanatoria, ecco le ultime news (osqb) #finsubito prestito immediato

Dopo tanti provvedimenti di rottamazione delle cartelle, dopo tanti saldo e stralcio e tante sanatorie, il problema delle cartelle esattoriali è ancora molto diffuso e grave. Il Concessionario alla Riscossione, che non è più Equitalia ma l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha i problemi di sempre. Parliamo della saturazione del magazzino insoluti. Il lavoro di Agenzia delle Entrate Riscossione è ingessato da un numero enorme di cartelle esattoriali da gestire. (InvestireOggi.it)

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Nuove sanatorie delle cartelle assenti quest’anno nel provvedimento di fine anno da parte del governo Meloni. C’era nell’aria una voce che parlava di una nuova sanatoria delle cartelle, ma poi nel testo della legge di Bilancio e nel collegato decreto fiscale nulla era comparso. (InvestireOggi.it)

Sarebbe poi possibile il pagamento in 18 rate dei debiti o in un’unica soluzione, recuperando anche gli importi non pagati della rottamazione quater. ROMA – Una nuova rottamazione quinquies? Potrebbe diventare realtà, dopo l’emendamento firmato da Claudio Lotito e Adriano Paroli di Forza Italia, al Dl fisco. (Livesicilia.it)

Ma la rottamazione-quinquies non è l’unica novità che potrebbe essere inserita nella Manovra. Infatti, è allo studio il ripescaggio per coloro i quali sono decaduti dalla rottamazione-quater per mancato pagamento di una delle prime 5 rate. (InvestireOggi.it)

La nuova sanatoria comprende diverse tipologie di debiti, non pagati nel suddetto periodo, compresi anche multe stradali, bollo auto, tributi locali (come IMU, Tari) e altre entrate patrimoniali. (Partita Iva)

Una nuova rottamazione, la quinquies, per le cartelle dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2023. La proposta di modifica riapre di fatto i termini della Rottamazione quater prevista dalla legge di bilancio 2022 che interessa i carichi … (Il Fatto Quotidiano)

Sono svariati i temi delicati connessi al decreto fiscale, che sembra poter spingere il governo a un confronto tutt’altro che semplice. Al momento il decreto fiscale è in discussione al Senato e, a partire dal canone Rai, che è di certo una priorità in chiave di propaganda elettorale, qualcosa cambierà di certo. (QuiFinanza)