Ermelinda Prete su scuola, turismo e rapporti nella maggioranza #finsubito prestito immediato

L’INTERVISTA

Locorotondo. L’assessora del gruppo “Coraggio”: «Abbiamo ben chiara la visione, continueremo con le nostre battaglie»

di Orazio Perillo

Assessora Prete, dopo tante peripezie finalmente è partito il servizio mensa…

«Dalla prossima [N.d.R. 21 ottobre] entrerà a pieno regime per tutti. Abbiamo fatto nei tempi più rapidi possibili, nonostante le difficoltà: il cambio di dirigente, la gara definita in pochi mesi, gli interventi chiesti dalla nuova ditta, lo smontaggio e il ripristino della cucina. A questo si aggiunge l’installazione delle zanzariere nelle classi, come indicato a settembre della Dirigente scolastica, per permettere la consumazione del pranzo. So benissimo da genitore che il ritardo ha causato disagi alle famiglie e di questo me ne scuso. Ma non vogliamo essere approssimativi su un servizio essenziale per i nostri ragazzi».

Qualcuno si chiede perché non è stato possibile fare prima questi interventi…

«Su mensa e trasporto la mia è stata lunga battaglia che ha portato anche a delle conseguenze politiche. Certo, scontiamo dei ritardi su alcuni interventi relativi alle strutture. Non a caso stiamo facendo battaglie come gruppo “Coraggio” per ciò che è ordinaria amministrazione e viene trascurato. Oggi però il servizio è stato assegnato e devo ringraziare gli uffici che nelle ultime settimane hanno creato le condizioni per partire il più rapidamente possibile».

Dall’opposizione però hanno sollevato perplessità circa il ritardo. Il consigliere Fabio Lotito ha presentato un esposto al Prefetto denunciando il pregiudizio all’attività didattica…

«Quella dell’esposto la trovo una scelta poco fattiva che non aiuta alla risoluzione dei problemi. Creare allarmismo e strumentalizzare è un modo di fare politica un po’ in disuso. Ho l’abitudine di non rispondere sui social ma soltanto con notizie ufficiali».

Parliamo di turismo. A poco più di dieci mesi dall’introduzione dell’imposta di soggiorno che considerazioni si possono trarre?

«Le aspettative sono state rispettate. Se all’inizio alcuni operatori erano poco favorevoli all’imposta, ora stanno comprendendo la scelta in previsione di finanziare i servizi turistici».

C’è una discrepanza fra il numero delle strutture sul DMS della regione Puglia e quelle su PayTourist, il portale utilizzato per l’imposta. A cosa è dovuta?

«Sul DMS sono 422 contro le 320 circa di PayTourist. Nei prossimi mesi potrebbe accorciarsi perché qualche struttura si starà ancora adeguando. In ogni caso monitoreremo la situazione per ridurre al minimo l’evasione».

Ha parlato di un tavolo tecnico del turismo. Per l’utilizzo delle risorse derivanti dall’imposta a cosa si sta pensando?

«Lo abbiamo avviato da qualche settimana. L’obiettivo è capire quali possano essere le esigenze legate al turismo, in particolare sui servizi essenziali. Ad esempio, con il vicesindaco Speciale stiamo ragionando su un regolamento che disciplini il noleggio con conducente, la possibilità di introdurre un servizio di bike sharing e migliorare la segnaletica. L’idea è di mettere dei pannelli informativi nelle grandi contrade».

Si parla di overtourism per la nostra città, cioè del rischio che il flusso turistico diventi insostenibile. Cosa ne pensa al riguardo?

«Quello turistico è un settore complesso, in continuo cambiamento. Con il vicesindaco Speciale ci stiamo impegnando ad interpellare un esperto per capire come conciliare le esigenze di attività economiche e residenti. È un settore ciclico e dobbiamo essere pronti a fronteggiare un maggiore flusso, come a gestire una fase di calo. Sicuramente il turismo va a svantaggio di qualcuno, penso ai residenti del centro a cui riconosco una certa resilienza di fronte ai disagi, e a vantaggio di altri, come gli operatori del settore. Non è un equilibrio facile da trovare».

Ma quali rimedi mettere in campo? Si potrebbero porre dei limiti a delle attività, tipo quelle ricettive?

«Con il tavolo tecnico abbiamo parlato anche di questo. Come affermato agli incontri dal vicesindaco Speciale e dall’assessore Palmisano sarà necessario fare un’analisi preliminare e capire se e come sarà possibile regolamentare, destinando ad esempio alcune aree solo per determinate attività. Anche qui l’equilibrio non è semplice da trovare».

Si avvicina il periodo natalizio che ha richiamato negli ultimi anni un gran numero di visitatori. Come ci si sta preparando?

«Abbiamo fatto degli incontri con l’associazione “Natale a Locorotondo” ed insieme ad altre realtà, Info-Point Locorotondo, Pro Loco e alle attività commerciali, che ringrazio in particolar modo, stiamo cercando di organizzare nel migliore dei modi. Per la parte che mi compete l’idea è quella di organizzarne alcuni eventi anche nell’agro».

Parliamo di palestre scolastiche. Dopo la mozione approvata in Consiglio, l’ipotesi della tensostruttura al plesso Oliva è realizzabile o rischia di restare solo una buona intenzione?

«L’ufficio non ha fornito delle tempistiche, al momento siamo nella fase dei preventivi. Abbiamo aderito alla mozione perché riteniamo possa essere un modo per sollevare il problema. Purtroppo il più delle volte si arriva tardi su alcune questioni, presi dalle urgenze, nonostante siamo pronti nel nostro ruolo politico ad evidenziarle. A proposito di palestre, siamo in attesa a breve del parere dei Vigili del Fuoco per permettere la riapertura della Lino Calella».

Con le dimissioni di Luca De Michele dalla Commissione Lavori Pubblici e la presentazione di due mozioni con le opposizioni sembrano tornati un po’ tesi i rapporti fra “Coraggio Locorotondo” ed il resto della maggioranza. In che stato di salute è l’Amministrazione?

«Abbiamo una visione diversa su alcune cose, è innegabile. Se prima di dicembre scorso non si riusciva proprio a dialogare, con il gruppo abbiamo espresso la volontà di essere schietti e sinceri e di non voler più abbassare la testa».

Ma qual è il vostro ruolo nella maggioranza? Quello di spina nel fianco?

«Probabilmente abbiamo meno pazienza e maggiore sfrontatezza, dicendo quello che altri non hanno il coraggio di dire. È vero che la politica nasce come parafulmine, ma vorremmo eventualmente rispondere delle nostre eventuali azioni negative. Facciamo politica per arrivare a dei risultati per la comunità e cerchiamo, con i mezzi a disposizione, di raggiungerli. Su alcune questioni siamo riusciti a cambiare qualcosa. Vuol dire che non stiamo agendo in maniera sbagliata».

Qualcuno, però, vi ha accusato di non essere stati coraggiosi fino in fondo, avendo “fatto passare” i principali provvedimenti dell’Amministrazione Bufano…

«La cosa più stupida e vigliacca sarebbe stato mandare a casa l’Amministrazione. Avrebbe significato dire che non abbiamo i mezzi, non siamo capaci e ci arrendiamo. Per qualcuno lo facciamo per lo stipendio, ma ricordo che del gruppo l’indennità la percepisco soltanto io e probabilmente facendo altro avrei guadagnato di più. Siamo stati eletti perché i cittadini hanno creduto nelle nostre capacità. Avessimo mandato a casa l’Amministrazione, ad esempio, avremmo lasciato i ragazzi senza un servizio mensa, non sollevato le questioni che riguardano l’ufficio tecnico e così via».

Qualche problema è sorto anche fra il vostro gruppo e alcuni dirigenti…

«Il nostro obiettivo non è tagliare teste ma quello di evidenziare i problemi e contribuire alla loro risoluzione. Ricordo che abbiamo fatto alcune battaglie soltanto su ciò che è ordinario per un’amministrazione pubblica e questo è ancora più grave. Nulla vieta che continueremo anche su questioni straordinarie».

Negli ultimi Consigli Comunali non sono mancate le stoccatine fra le lei ed il sindaco Bufano. Politicamente parlando come sono i suoi rapporti con il primo cittadino?

«Voglio bene a Tonio Bufano, ma politicamente spesso abbiamo visioni diverse. Vanno naturalmente scissi i rapporti personali da quelli politici, questo vale anche con tutti gli altri componenti della maggioranza. Ho ricevuto la fiducia da tante persone e a loro devo rispondere. Capita di litigare, avere idee diverse ma l’intelligenza sta nel capire che si tratta di politica».

Si avvicina la fine della consiliatura, come si muoverà il gruppo “Coraggio Locorotondo”?

«È abbastanza prematuro dirlo. In politica è meglio non anticipare le cose, potrebbe bruciare le vie per non dire le persone. Stiamo ragionando, non è detto che tutti i componenti del gruppo decidano di proseguire. Non escludiamo nulla, restando fermi sul fatto di aver chiara la visione: sappiamo da chi ci piacerebbe essere rappresentati e soprattutto con quali modalità».

[Intervista pubblicata sulla rivista Agorà, numero Ottobre 2024]

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