“Siamo allo stremo, siamo disperati” #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Senz’acqua dalla mattina alle 7 fino a tarda sera: “siamo disperati”. A denunciare il disagio che ormai da mesi vive chi in zona ospedale è una residente che si è rivolta a IlPescara per parlare del vero e proprio malessere che ormai si sarebbe costretti s sopportare.

Quella che dovrebbe essere una riduzione di pressione in realtà si tradurrebbe quotidianamente, spiega la donna, in una vera e propria mancanza di un bene essenziale come solo l’acqua può essere. “Viviamo senz’acqua da mesi. Per fare la doccia e tutti gli altri servizi dobbiamo vivere di notte e lavorare di giorno”, racconta.

All’Aca, fa sapere, i residenti si sarebbero rivolti pi volte, ma sulle chiusure e comunque i cali di pressione la risposta sarebbe sempre la stessa. “Ci dicono che il problema non è loro, ma del clima in quanto non c’è pioggia. Ci consigliano di installare le autoclavi”. Una cosa per cui sono state anche concesse delle agevolazioni, ma che richiede comunque un tempo tecnico e comunque la volontà di tutti i condomini perché si possa procedere.

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Intanto il disagio resta e se lo è per tutti, rimarca la donna, lo è soprattutto per anziani e disabili che nel quartiere, assicura, vivono. “Siam o allo stremo. Non ne possiamo più. Le signore di età molto matura non fanno altro che piangere. Sono al limite di un esaurimento nervoso”. “L’acqua – aggiunge – è un servizio di prima necessità. Ci viene negata dai sei mesi senza che nessuno, né Comune né ufficio dell’Aca, ascoltino il nostro grido disperato”.

Un problema quello della mancanza d’acqua che continua a pesare sulla città. Negli ultimi giorni a tornare a parlarne è stato il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Blasioli (Pd) riferendo anche lui di tante segnalazioni avute dai cittadini. Blasioli che ha anche rilanciato la denuncia fatta da un residente di Pescara Vecchia dove si sarebbe arrivati a chiusure di 12 ore, più o meno le stesse che interessebero la zona intono all’ospedale di cui ci parla la donna.

Un problema cui, aveva sottolineato il vicepresidente, si aggiungerebbe anche quello di una comunicazione non proprio efficace da parte dell’Aca. Per questo alla donna chiediamo se almeno su questo fronte le comunicazioni arrivino puntuali. E la risposta è negativa. “Dopo varie telefonate all’Aca – spiega – ci siamo recati negli uffici e ci hanno detto che loro l’acqua non la chiudono, ma abbassano solo la pressione. Di fatto però non c’è per tutta la giornata”.

Un problema che se non dovesse risolversi potrebbe creare ulteriori problemi dato che, come ricordato da Blasioli stesso, si va verso l’inverno e non avere acqua potrebbe tradursi nel non avere il riscaldamento con tutte le gravi conseguenze che questo potrebbe rappresentare. Anche a novembre infatti ci saranno le chiusure dei serbatoi come comunicato dalla stessa Aca e l’appello della donna, a nome di tutti i residenti della zona intorno all’ospedale, è a un intervento urgente per consentire di avere accesso a un bene primario di cui, per più ragioni comprese quelle igienico-sanitarie, è oggettivamente impossibile fare a meno.