Come funziona il bonus ristrutturazioni 2025 per le seconde case? Percentuali, importi, requisiti, domanda, tempi, lavori inclusi #finsubito prestito immediato

Come funziona il bonus ristrutturazione 2025 per le seconde case? Molti bonus edilizi vigenti saranno cancellati il prossimo anno ma tra quelli invece confermati c’è il bonus ristrutturazioni edilizie, che ci sarà ancora ma con qualche modifica. 

• Quali sono le nuove percentuali e gli importi del bonus ristrutturazione 2025 per le seconde case?
• Quali sono i lavori inclusi
• Come fare la domanda per usufruire del bonus ristrutturazioni 2025 per le seconde case e le tempistiche

Quali sono le nuove percentuali e gli importi del bonus ristrutturazione 2025 per le seconde case?

Se il bonus ristrutturazioni per la prima casa resta al 50% ancora per tutto il 2025, a partire da gennaio del prossimo anno, la detrazione per le seconde case scenderà al 36%, ancora da spalmare su 10 anni, e applicabile su un limite di spesa ridotto a 48mila euro (non più sui 96mila euro).

Quali sono i lavori inclusi

I lavori per cui si può usufruire dell’agevolazione sulle seconde case sono tutti gli interventi di:

• manutenzione ordinaria o straordinaria; 
• ristrutturazione edilizia;
• restauri; 
• ricostruzione di parti danneggiate dell’immobile;
• costruzione di garage o posti auto;
• eliminazione delle barriere architettoniche;
• modifica, sostituzione impianti e installazione di dispositivi di sicurezza.

Come fare la domanda per usufruire del bonus ristrutturazioni 2025 per le seconde case e le tempistiche

Per usufruire del bonus non bisogna presentare alcuna domanda specifica. Le detrazioni si ottengono direttamente in dichiarazione dei redditi.

Il bonus spetta al proprietario dell’immobile o a chiunque abbia un qualche titolo di utilizzo (uso, usufrutto, etc..) legalmente valido. 

Per fruire della detrazione, i pagamenti si devono effettuare con bonifico bancario da cui risultino:

• la causale del versamento;
• il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
• il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a cui è effettuato il bonifico.

Inoltre, bisogna essere sempre in possesso di tutte le autorizzazioni obbligatorie per l’esecuzione dei lavori e conservare tutta la documentazione che attesti il pagamento avvenuto.

Il bonus al 36% sulle seconde case varrà per i lavori che prenderanno il via nel 2025 ma per quelli già avviati (sempre sulle seconde case) e per cui sono stati effettuati i primi pagamenti, ancora il prossimo anno la detrazione resterà comunque al 50%.