La classifica dei fatturati 2023 dell’industria e dei servizi è dominata da tre gruppi energetico-petroliferi pubblici, con un cambio al vertice rispetto all’edizione precedente: Eni (€93,7mld) supera Enel (€92,9mld) seguita da GSE, Gestore dei Servizi Energetici, (€55,1mld). La supremazia del colosso petrolifero è confermata anche dai dati del primo semestre 2024 con ricavi pari a 44,7 miliardi di euro rispetto ai 38,7 del principale operatore elettrico italiano. In un contesto caratterizzato dall’indebolimento delle quotazioni delle principali commodities, l’energetico- petrolifero continua ad essere il settore più rappresentato con 9 player nella Top 20, nonostante i cali di fatturato.
Tornando alla graduatoria, la quarta posizione (era quinta nel 2022) è occupata dalla holding dell’automotive della famiglia Agnelli-Elkann Stellantis Europe, primo operatore manifatturiero in classifica, con un fatturato pari a 27,8 miliardi di euro, mentre al quinto posto, in salita di 5, si trova Telecom (€16,1mld) top player del comparto dei servizi. Rimanendo in ambito manifatturiero, Prysmian (gomma e cavi) è sesta con ricavi pari a 15,4 miliardi di euro, seguita dalla meccanica Leonardo (€15,3mld, +4 posizioni). Il comparto energetico si ripresenta nei tre posti successivi con Edison (€15mld), Hera (€14,8mld) e A2A (€14,4mld), tutte in regresso rispetto all’edizione precedente.
Nel dettaglio questa è la top 10 dei fatturati 2023:
- ENI – 93,7 miliardi di euro
- ENEL – 92,9 miliardi
- GSE, Gestore dei Servizi Energetici – 55,1 miliardi
- Stellantis Europe – 27,8 miliardi
- Telecom Italia – 16,1 miliardi
- Prysmian – 15,4 miliardi
- Leonardo – 15,3 miliardi
- Edison – 15 miliardi
- Hera – 14,8 miliardi
- A2A – 14,4 miliardi
Società italiane con fatturato più alto 2023 – Dall’11° al 20° posto: presenti Saras, Edizione dei Benetton e Webuild
Ferrovie dello Stato, undicesima con un giro d’affari pari a 14,3 miliardi di euro, guadagna due posizioni ed è seguita dall’impiantistica Saipem (€11,9mld, +5 posti). A seguire, la petrolifera Saras, recentemente venduta dalla famiglia Moratti al colosso Vitol, tredicesima (€11,4mld, -4 posizioni), Poste Italiane (servizi pubblici, €10,4mld, +4), Parmalat (alimentare, 10,2€ mld, +1) e altri due player petroliferi: Kuwait Petroleum Italia (€9,7mld, -1) e Italiana Petroli (€9,6mld, +2). Salgono nelle prime venti posizioni, la cassaforte della famiglia Benetton, Edizione (€9,6 mld, +5) e la multinazionale che ha pubblicato lo studio di fattibilità per la ristrutturazione di San Siro, Webuild, unico operatore delle costruzioni in Top20 con vendite pari a 9,3 miliardi di euro in salita di 7 gradini. In ventesima posizione si trova Superit (€9,1mld, +1), holding che controlla Esselunga e unica rappresentante del panorama della distribuzione moderna tra le prime venti aziende italiane dell’industria e dei servizi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui