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Che effetto ha realmente la manovra finanziaria sui conti degli italiani se le tasse calano ma le detrazioni e bonus diminuiscono? #finsubito prestito immediato


Quali saranno gli effetti delle nuove tasse e detrazioni della Manovra Finanziaria 2025 sui conti degli italiani? La Manovra che sta affrontando ancora il suo iter prevede nuove misure fiscali per gli italiani, come il taglio del cuneo fiscale, la conferma dell’Irpef con tre aliquote, il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e sulla revisione della spesa. E si tratta di modifiche che avranno un impatto sugli italiani.

  • Calano le tasse per gli italiani, gli effetti
  • Ma diminuiscono anche le detrazioni e i bonus

Calano le tasse per gli italiani, gli effetti

La nuova Manovra finanziaria conferma lo schema a tre aliquote Irpef già vigenti con la possibile ulteriore modifiche di ridurre la percentuale del secondo scaglione di reddito, portandola dall’attuale 35% al 33% e i per redditi fino a 60mila euro e non più fino a 50mila.

Il cambiamento si potrà effettivamente approvare solo se le risorse derivanti dal concordato preventivo biennale fiscale saranno tali da permetterlo.

Dunque, per chi ha uno stipendio di 1.100 euro al mese, per esempio, per 13 mensilità, per un reddito complessivo annuo di 14.300 euro, non cambierà nulla a livello di tassazione, perché resta invariata l’aliquota al 23%, ma ci sarà un aumento dovuto al taglio del cuneo fiscale e sarà di 77 euro al mese circa. 

 

Cambierebbe, invece, lo stipendio di chi ha un reddito annuo di 52mila euro, per circa 4mila euro lordi al mese, perché calando l’Irpef di due punti percentuali, si pagherebbero 17.160 euro di tasse anzicchè 18.200, ottenendo un risparmio di 1.040 euro. 

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L’effetto della nuova Irpef 2025 sui conti degli italiani sarebbe certamente positivo soprattutto sui chi percepisce redditi medi, compresi tra 28mila e 60mila euro, permettendo di risparmiare sulle tasse da pagare. 

Un ulteriore risparmio deriva dal confermato taglio del cuneo fiscale, che interesserà con una diversa modulazione coloro che percepiscono redditi fino a 40mila euro.

Ciò significa che chi ha un reddito sui 30 mila euro non solo pagherà meno di Irpef se l’aliquota dovesse davvero essere confermata al 33% ma ancor meno per effetto dello sgravio contributivo applicato. 

Ma diminuiscono anche le detrazioni e i bonus

Se alcuni italiani potranno beneficiare di una riduzione delle tasse, aumentando così i propri stipendi, ci saranno anche altri che saranno invece penalizzati da diverse misure approvate nella Manovra 2025.

La revisione delle detrazioni e la cancellazione di diversi bonus non avranno, infatti, effetti particolarmente positivi. 

Per quanto riguarda il riordino delle detrazioni fiscali, cambiano quasi tutte quelle al 19% e sono state fissate nuove aliquote variabili in base ai redditi percepiti.

Sono, in particolare, tre quelle previste e sono dell’8% fino a 50mila euro del 6% per i redditi da 50mila a 100mila euro e del 4% per chi ha redditi superiori ai 100mila euro.

Il nuovo meccanismo di detrazioni fiscali sarà modulato anche in relazione al numero di figli, secondo il cosiddetto quoziente familiare che premia le famiglie numerose e penalizza le coppie senza figli e i single. Soprattutto queste ultime due categorie di persone risentiranno negativamente delle nuove detrazioni fiscali.

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Per esempio, se prendiamo il caso di chi ha un reddito fino a 50 mila euro, invece di usufruire della detrazione del 19% sulla franchigia stabilita, potrà portare in detrazione le spese solo in percentuale pari all’8%, cioè fino a 4 mila euro. 

Tale soglia aumenta se la famiglia, con lo stesso reddito, è molto numerosa e si può in tal caso arrivare a scaricare fino a 8 mila euro annui. Al contrario, per un single, la detrazione risulta decisamente molto inferiore.

Per chi ha un reddito annuo di circa 75 mila euro l’anno, le detrazioni potranno arrivare al massimo a 4.500 euro.

A penalizzare tanti italiani sono anche i diversi bonus cancellati, a partire da quelli edilizi, che sono stati particolarmente sfruttati e hanno permesso a tanti di recuperare soldi in dichiarazione dei redditi. 



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