Nel 2023, e per il secondo anno consecutivo, hanno superato anche i bar con quasi 6 mila attività e una crescita del +0,6%.
Se i negozi di vicinato diminuiscono, la ristorazione si prende sempre più spazio. I ristoranti sono gli unici a registrare dati positivi quando il resto delle attività non fa altro che segnare cifre in rosso. Uno scenario, quello della desertificazione commerciale, registrato dalla Camera di Commercio a inizio anno.
Il conto delle attività torinesi si era fermato a 52.805 unità con una variazione dello stock in diminuzione (-1,4%). Un dato che continua a peggiorare come segnalato anche da Ascom Confcommercio: in dieci anni Torino ha perso quasi 2.500 negozi con la chiusura del 12% delle imprese, senza alcun ricambio. Desertificazione che chiama in causa soprattutto i negozi ma non risparmia i bar con la perdita in dieci anni di circa 1.150 attività.
E in questo contesto si salvano i ristoranti, che nel 2023 (per il secondo anno consecutivo) hanno superato anche i bar con quasi 6mila attività e una crescita del +0,6%.
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