«Cerco un impiego, a 45 anni posso voler lavorare?» (le domande dei lettori) #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

 Sono davvero amareggiata e scrivo per manifestare tutta la mia rabbia verso le ingiustizie contro le quali noi donne dobbiamo combattere ogni giorno nel mondo del lavoro. Tutto inizia con la ricerca di un impiego per avere maggiore indipendenza e affrontare le esigenze dei bambini, poter essere più sereni a livello economico dal momento che le famiglie mono reddito non se la cavano così bene, Ed ecco che scoppia il dramma dei drammi: l’età. «Ma sei matta a voler lavorare a 45 anni? Chi ti dovrebbe prendere?» Infatti non mi si fila nessuno, ma proprio nessuno. Invio curriculum su curriculum, ma non ottengo nulla, neanche un colloquio conoscitivo. Ecco il massimo risultato: «Grazie per averci inviato la sua candidatura ma abbiamo preferito altri candidati che sono più il linea ecc ecc.» Stiamo parlando di un lavoro come «addetta alle vendite». Sì, capisco, meglio prendere una ragazza ventenne senza figli e referenziata, referenziata per modo di dire, che tanto non interessa a nessuno, ma sempre meglio che far sapere che non vai bene perché hai superato l’età per ottenere delle agevolazioni fiscali (io le referenze ce le ho). Ma possibile che l’età anagrafica debba creare problemi quando io e tante altre come me ne dimostriamo anche dieci in meno e abbiamo l’energia e la determinazione di una diciottenne? Certo, evidentemente è meglio che facciamo solo le mamme, le brave mamme. Benvenuti nel Medioevo. Ma la speranza è l’ultima a morire. Chissà, resto una povera sciocca che crede nelle favole moderne dove le donne valgono tanto quanto agli uomini.Claudia