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Le procedure di sovraindebitamento riformate dal Correttivo Ter Dlgs 136/2024 #finsubito prestito immediato


Il sovraindebitamento rappresenta una condizione patologica in cui un soggetto — sia esso un privato cittadino, un imprenditore, un professionista, una start-up o un’impresa agricola — non riesce a rispettare le proprie obbligazioni economiche, pur non trovandosi formalmente in stato di fallimento. Questa situazione, sempre più comune, richiede strumenti normativi capaci di offrire una soluzione ai debitori in difficoltà, garantendo anche la tutela dei creditori.
Con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (Dlgs 14/19, successivamente modificato dal Dlgs 83/22 e ora dal Dlgs 136/24), la legge n. 3 del 2012 è stata integrata in un sistema normativo più ampio, mantenendo il suo spirito originario di contrasto all’usura e all’estorsione. Questo spirito dovrebbe orientare sia l’interpretazione sia l’applicazione delle norme di sovraindebitamento, favorendo l’accesso ai relativi strumenti per i debitori.
Il principio fondamentale del “favor debitoris” è il cardine di queste norme. Sia il legislatore che gli operatori del diritto devono considerare questo principio per agevolare il risanamento del debitore, senza che ostacoli formali o interpretazioni restrittive impediscano l’utilizzo delle procedure previste. L’obiettivo è favorire la reintegrazione economica e sociale del debitore, abbracciando un approccio di supporto e assistenza anziché punitivo, specialmente per i consumatori e gli ex imprenditori individuali.
Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie. Consigliamo anche il Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione

1. Le modifiche del “Correttivo Ter” alle procedure di sovraindebitamento: un approccio sistematico


Il “Correttivo Ter”, introdotto con il decreto legislativo n. 136 del 13 settembre 2024, ha apportato modifiche significative alle procedure di sovraindebitamento, rendendo più semplice l’accesso per i soggetti non fallibili, come i consumatori, le famiglie e i piccoli imprenditori. Il quadro normativo aggiornato mira a semplificare l’accesso e garantire maggiore tutela per chi è in difficoltà economica, con un focus particolare sulla definizione di “consumatore”, sulle imprese sotto soglia e minori, e sulle famiglie sovraindebitate. Per approfondire il tema, consigliamo l’articolo “Il Correttivo ter che riforma il Codice della Crisi”.

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2. Definizione di “consumatore” e natura dei debiti


Il correttivo ha ulteriormente precisato la definizione di “consumatore” nell’articolo 2, comma 1, lett. e), del CCII. Il consumatore è una persona fisica che agisce per fini estranei all’attività imprenditoriale o professionale, anche se è socio di società di persone o capitali. Solo i debiti non correlati a un’attività imprenditoriale rientrano nel piano di ristrutturazione del debito del consumatore, come stabilito dalla giurisprudenza e confermato dalla Relazione Illustrativa. Sul tema, consigliamo il volume Formulario commentato del sovraindebitamento, che raccoglie oltre 25 formule commentate, modelli di Omologhe e giurisprudenza.

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Il presente volume raccoglie oltre 25 formule commentate, modelli di Omologhe e giurisprudenza e rappresentare uno strumento di ausilio per tutti coloro che si occupano di sovraindebitamento.Questa II edizione è aggiornata con le misure protettive del patrimonio, l’esdebitazione del debitore incapiente, il concordato minore, la cessione dei crediti in blocco e il superamento del limite di finanziabilità.Il Formulario prevede una prima parte che illustra come ci si può “indebitare”, con analisi di tematiche di riferimento.La seconda parte riguarda la procedura di sovraindebitamento, con commenti funzionali. Infine una sezione dedicata alle Omologhe.L’Opera spazia dall’esame della crisi di impresa alle situazioni di criticità di soggetti non imprenditori, proponendo soluzioni, indicazioni strategiche e formule articolate, scaturite dallo studio e dalla diretta esperienza professionale dell’Autrice.Il Formulario è disponibile anche online in formato editabile e stampabile.Rosanna CafaroAvvocato Cassazionista. Giudice Onorario presso il Tribunale di Brindisi. Formatore Onorario decentrato per i Magistrati. Esperto in ADR. Coordinatore Nazionale Unità Territoriali e Addetto Stampa Nazionale di ADUC-Funzione sociale. Formatore accreditato CNF in materia di diritto bancario e finanziario. Mediatore in materia di consumo e bancaria, PDG Ministeriale n. 902 del 19.7.2012. Autrice di oltre 40 pubblicazioni in materia consumeristica, diritto bancario e finanziario.

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3. Gestione dei debiti misti


Il concordato minore è stato reso applicabile ai debiti misti, ossia debiti derivanti sia da attività personali che professionali. In questi casi, il giudice deve garantire che non ci siano abusi. Il piano di ristrutturazione del debito del consumatore non richiede il consenso dei creditori, a patto che il piano sia sostenibile e il debitore meritevole, secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza recente.

4. Ruolo del fideiussore


Il “Correttivo Ter” non ha esplicitamente trattato il tema del fideiussore, ma la giurisprudenza ha chiarito che il fideiussore, se agisce per fini estranei all’impresa garantita, può essere qualificato come consumatore. Questa interpretazione è stata ribadita dalla Cassazione con la sentenza n. 742 del 2020.

5. Imprese sotto soglia e minori


Le modifiche hanno introdotto possibilità di accesso alle procedure di composizione negoziata per le imprese agricole e le start-up innovative, così come per le imprese minori sotto il profilo dimensionale. Tuttavia, solo le imprese agricole possono scegliere tra diverse opzioni di regolazione della crisi in funzione delle dimensioni aziendali.

6. Trattamento degli imprenditori cancellati


Il Correttivo ha risolto la questione degli imprenditori cancellati dal Registro delle Imprese. L’articolo 33, comma 4, CCII, permette a tali imprenditori di accedere alla liquidazione controllata anche oltre l’anno dalla cessazione dell’attività, offrendo così una soluzione per la definitiva chiusura delle pendenze.

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7. Chiarimenti sulla “domanda con riserva”


L’articolo 65 del CCII è stato rivisitato per correggere errori formali e chiarire l’ambito di applicazione delle procedure di sovraindebitamento. La “domanda con riserva” è stata esclusa dal sovraindebitamento, ma è possibile presentare alternative come la liquidazione controllata su richiesta dei creditori. In caso di richiesta di liquidazione controllata da parte dei creditori, il debitore può proporre soluzioni alternative, come la ristrutturazione dei debiti o il concordato minore, entro il termine fissato dal giudice, che può essere esteso fino a 120 giorni.

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8. Accesso alle banche dati per gli OCC


Una novità significativa riguarda il potenziamento degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC), che ora possono accedere alle banche dati pubbliche per verificare la situazione economica del debitore, aumentando l’efficacia delle valutazioni e delle soluzioni proposte. In particolare, il comma 4-bis dell’articolo 68 consente agli OCC di consultare l’anagrafe tributaria e le centrali dei rischi, garantendo una maggiore trasparenza e accuratezza nel processo di valutazione.

9. Le procedure familiari


Il “Correttivo Ter” ha semplificato l’accesso alle procedure familiari, chiarendo che solo i membri della famiglia che sono consumatori possono accedere alla ristrutturazione dei debiti. Inoltre, è stata introdotta la possibilità di continuare il pagamento del mutuo ipotecario sull’abitazione principale con l’attestazione dell’OCC, migliorando la protezione dei debitori familiari. Questa misura mira a garantire la stabilità abitativa per le famiglie, assicurando che il bene principale non venga perso a causa delle difficoltà economiche.

10. Conclusione


Le modifiche introdotte dal “Correttivo Ter” rappresentano un passo significativo verso una gestione più equa e funzionale delle situazioni di sovraindebitamento. L’obiettivo è creare un sistema più inclusivo e supportivo, favorendo il risanamento economico e sociale dei debitori, evitando il loro allontanamento dal circuito produttivo e garantendo soluzioni sostenibili per tutti i soggetti coinvolti.

Formazione per professionisti


Per approfondire tutte le novità del Correttivo-Ter, consigliamo il corso per professionisti: Il terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa: applicazioni pratiche, questioni interpretative e strategie
Il percorso si compone di quattro incontri in cui vengono analizzate in modo approfondito le novità più significative previste dal terzo correttivo al Codice della Crisi d’impresa e insolvenza esaminandone le applicazioni, gli impatti su imprese e consumatori e offrendo possibili soluzioni e strategie rese necessarie dalla nuova normativa.
>>>Per info ed iscrizioni<<<
Per formarsi alla gestione delle procedure di crisi, invece, consigliamo il Corso abilitante e di aggiornamento per Gestore della crisi d’impresa, Curatore, Commissario giudiziale, Liquidatore e Attestatore – IV edizione, valido ai fini dell’abilitazione e ai fini dell’aggiornamento.
Il percorso formativo oltre a fornire gli elementi per individuare quali sono i protocolli idonei da seguire per trovare le soluzioni che mirano al salvataggio dell’impresa in stato di difficoltà economica-finanziaria, consente altresì di preparare l’impresa al cambiamento, per prevenire o rispondere ad eventuali segnalazioni da parte dei creditori (siano esse banche, amministrazione tributaria o previdenziale); per strutturare gli adeguati assetti; per essere compliance alla normativa comunitaria e al nuovo CCII.
Il corso garantisce l’acquisizione del requisito formativo, con obbligo di effettiva frequenza di 40 ore, per l’iscrizione all’Albo dei Curatori, Gestori, Liquidatori e Commissari giudiziali, di cui agli artt. 356-358 CCII.
In particolare, il corso si propone di dotare i professionisti delle specifiche competenze teoriche e tecnico pratiche necessarie per l’esercizio di attività di consulenza, assistenza legale e amministrativa agli imprenditori in stato di pre-crisi e di crisi (o ai debitori insolventi) e di consulenza aziendale e programmazione di soluzioni stragiudiziali per la composizione della crisi d’impresa.
Il corso è aggiornato alle novità del terzo Correttivo al CCII: l’organizzazione e il Comitato Scientifico si impegnano ad aggiornare il corso alle novità che dovessero sopravvenire in itinere.
>>>Per info ed iscrizioni<<<

Riferimenti Normativi e Giurisprudenziali

  • Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (Dlgs 14/19, modificato dal Dlgs 83/22 e dal Dlgs 136/24).
  • Legge n. 3 del 2012 (integrazione nel CCII).
  • Sentenza Cassazione n. 742 del 2020 (fideiussore come consumatore).
  • Sentenza Cassazione n. 22699 del 26 luglio 2023 (debiti promiscui e accesso al concordato).
  • Articoli 2, 33, 65 e 68 del CCII (modifiche apportate dal Correttivo Ter).



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