MadeinAdd: la via italiana alla Platform Economy. Parla il ceo Gerardo Di Filippo #finsubito prestito immediato

«L’industria manifatturiera italiana soffre di un significativo divario tecnologico rispetto a quella di altri Paesi europei come Germania, Francia e Regno Unito. MadeInAdd si propone di contribuire a colmarlo con una piattaforma digitale che offre accesso a tecnologie di stampa 3D, fresatura Cnc e una rete di oltre 300 impianti produttivi qualificati». Lo afferma Gerardo Di Filippo, già general manager per lo small market europeo di Amazon Business e ora ceo di MadeInAdd, una start-up torinese che rappresenta la via italiana alla Platform Economy: è un modello economico che si basa sull’uso di piattaforme digitali per connettere diversi attori economici, come produttori, fornitori di servizi e consumatori. In questo caso il paradigma si declina nel manufacturing on demand: aziende manifatturiere accedono alla piattaforma online di MadeInadd per richiedere beni o componenti in base alle loro esigenze specifiche, senza dover mantenere grandi scorte o investire in capitali fissi per avviare un impianto produttivo.

I pezzi sono attualmente realizzati con la stampa 3D o la fresatura Cnc, ma è già prevista un’evoluzione della offerta con l’aggiunta di ulteriori tecnologie produttive. La start-up è stata fondata all’interno di un’iniziativa di Cdp Venture Capital e sostenuta da importanti soci industriali come Dumarey Automotive (ex Punch Torino, ex General Motors) e il Gruppo Fomas. L’azienda conta attualmente circa 20 dipendenti; ha ricevuto un investimento iniziale di 20 milioni di euro da parte dei soci fondatori. Il gap cui si accennava è dovuto in gran parte alla frammentazione del tessuto produttivo nazionale, composto per oltre il 90% da micro e piccole imprese: queste sono spesso prive delle competenze e delle risorse necessarie per investire in tecnologie avanzate e nella digitalizzazione dei processi. L’idea è che grazie alla piattaforma di MadeInAdd, senza la necessità di investimenti onerosi, le aziende italiane possano adottare soluzioni innovative, ricevere consulenza ingegneristica specializzata e digitalizzare la loro supply chain, migliorando così la competitività e riducendo costi e tempi di produzione. Di qui il coinvolgimento di CDP Venture Capital, che punta a rafforzare l’ecosistema industriale italiano, incentivando l’adozione di tecnologie che possono trasformare il modo in cui le imprese operano, favorendo l’innovazione e la crescita economica.

Uno dei principali vantaggi della piattaforma di MadeInAdd è la sua flessibilità. Le aziende possono caricare facilmente i propri file 3D e, grazie a un sofisticato sistema di preventivazione online, ottenere in pochi secondi stime precise di costi e tempi di produzione. Il sistema è in grado di analizzare automaticamente i progetti, suggerendo i materiali e i processi produttivi più adatti tra una vasta gamma di opzioni: 98 materiali diversi e 24 processi produttivi, tra cui la stampa 3D, la fresatura Cnc e altre tecnologie avanzate.

La piattaforma di MadeInAdd non è solo uno strumento di preventivazione, ma un vero e proprio ecosistema digitale per la gestione completa dei progetti, anche i più complessi, permettendo di caricare fino a 100 file contemporaneamente. Oltre a questo, offre un supporto tecnico continuativo attraverso la funzione “Talk to an expert”, che mette in contatto i clienti con ingegneri specializzati, pronti a fornire consulenza personalizzata per ottimizzare la progettazione e la produzione.

A differenza di molte altre piattaforme, MadeInAdd non si limita a offrire un servizio transazionale, ma propone un approccio integrato e personalizzato. Grazie alla sua rete di oltre impianti produttivi qualificati in Italia, la piattaforma facilita il collegamento tra domanda e offerta, garantendo alle aziende tempi di consegna rapidi, costi competitivi e una produzione scalabile secondo le loro esigenze.

D: MadeInAdd si propone di colmare il divario tecnologico della manifattura italiana rispetto a quella internazionale. Quali sono, secondo lei, le sfide principali che il settore manifatturiero italiano deve affrontare per raggiungere questo obiettivo?

R: La sfida principale per la manifattura italiana è l’adozione di tecnologie innovative. Pur essendo il secondo polo manifatturiero in Europa, l’Italia soffre di un ritardo nella digitalizzazione rispetto a Paesi come la Germania, il Regno Unito o la Francia.

Questo è in parte dovuto alla struttura del tessuto industriale italiano, che è estremamente frammentato: oltre il 90% delle imprese sono micro o piccole aziende. Questa frammentazione rende più difficile investire in infrastrutture digitali avanzate e in tecnologie come la manifattura additiva. Per esempio, la penetrazione della stampa 3D in Italia è circa la metà rispetto a quella di questi Paesi.

D: E dunque?

R: Il nostro obiettivo con MadeInAdd è creare un ecosistema che connetta queste imprese a una rete di produttori qualificati e già attrezzati con tecnologie avanzate, come la stampa 3D industriale. Offriamo una piattaforma digitale che facilita l’incontro tra domanda e offerta, accompagnata da una consulenza ingegneristica che supporta le aziende in tutte le fasi del processo, dalla progettazione alla produzione. In questo modo, possiamo aiutare le aziende italiane a superare la lentezza nell’adozione di nuove tecnologie, permettendo loro di essere più competitive a livello internazionale.

D: Come funziona concretamente la piattaforma MadeInAdd? Quali sono i passaggi per un’azienda che ha bisogno di componenti stampati in 3D?

R: La piattaforma MadeInAdd è stata progettata per essere estremamente intuitiva e accessibile, adattandosi alle esigenze di diverse tipologie di aziende, dalle piccole imprese alle grandi realtà industriali. Il processo è semplice e permette di ottimizzare l’intera fase produttiva, dalla progettazione alla consegna finale. Se un’azienda ha già un file 3D con le specifiche tecniche del componente da produrre, può accedere alla nostra piattaforma digitale, caricare il file tramite il nostro tool di preventivazione e ottenere in pochi secondi una stima precisa dei costi e dei tempi di produzione. La piattaforma è in grado di analizzare automaticamente il file caricato e suggerire i materiali e i processi produttivi più adatti in base alle specifiche del progetto. Attualmente, supportiamo la lavorazione di 98 materiali diversi, tra cui metalli, resine e plastiche, e offriamo 24 processi produttivi differenti, dalla stampa 3D alla fresatura CNC. La flessibilità della nostra piattaforma consente anche la gestione di progetti complessi, permettendo di caricare fino a 100 file contemporaneamente.

D: E se un’azienda non ha un file 3D pronto?

R: Nel caso in cui un’azienda non abbia un file 3D pronto o necessiti di consulenza per ottimizzare il design del componente, offriamo un supporto ingegneristico dedicato. Attraverso la funzione “Talk to an expert”, il cliente può entrare in contatto con il nostro team di ingegneri, che lo assisterà nella fase di progettazione e scelta dei materiali, aiutandolo a definire al meglio le specifiche tecniche e ottimizzare il processo produttivo. Questo approccio personalizzato ci permette di seguire ogni fase del progetto, garantendo che il cliente ottenga il risultato migliore possibile.

D: MadeInAdd utilizza la tecnologia blockchain per i suoi processi?

R: Stiamo valutando di inserire la blockchain nei nostri processi, ma adottiamo comunque rigorose misure di sicurezza per garantire la protezione dei dati. Utilizziamo algoritmi di crittografia e firewall avanzati per assicurare che tutte le informazioni caricate sulla nostra piattaforma siano sicure. I file caricati dai clienti vengono conservati solo per il tempo necessario alla realizzazione del contratto e poi cancellati.

D: Quali vantaggi offre la vostra piattaforma rispetto a quelle di altri competitor?

R: MadeInAdd offre una serie di vantaggi distintivi rispetto ad altre piattaforme di manufacturing online, soprattutto grazie al nostro approccio personalizzato e alla nostra profonda conoscenza del mercato italiano. Uno dei nostri punti di forza è il legame con il territorio: il nostro network di produzione si basa su oltre 300 impianti produttivi qualificati, distribuiti in tutta Italia, che coprono una vasta gamma di tecnologie e materiali. Questo ci permette di offrire alle aziende un accesso rapido e diretto a una rete di eccellenze produttive, garantendo tempi di consegna rapidi e costi competitivi. Un altro vantaggio fondamentale è la nostra capacità di offrire una consulenza ingegneristica specializzata. Molte piattaforme internazionali operano in modo molto transazionale, fornendo principalmente un servizio di intermediazione tra domanda e offerta. MadeInAdd, invece, non si limita a fornire pezzi stampati in 3D: affianchiamo i clienti in ogni fase del processo, dall’ideazione alla prototipazione, fino alla produzione in serie, offrendo supporto tecnico e consulenza su misura per progetti complessi. Questo approccio ci permette di gestire non solo progetti semplici, ma anche soluzioni altamente personalizzate, come componenti per settori avanzati come aerospace, automotive e biomedicale.

D: Mi può fare un esempio pratico di come una grande azienda ha utilizzato la vostra tecnologia?

R: Un caso interessante riguarda un’azienda del settore biomedicale, specializzata nella produzione di protesi personalizzate. Prima di collaborare con noi, il loro processo produttivo era molto più lungo e complesso, poiché dovevano gestire manualmente la selezione dei fornitori e la produzione dei componenti. Grazie alla nostra piattaforma, sono riusciti a digitalizzare completamente la loro supply chain, memorizzando tutti i progetti critici all’interno del loro account e potendo gestire la produzione just-in-time in modo molto più efficiente. In questo modo, hanno ridotto significativamente i costi e i tempi di produzione, migliorando al contempo la qualità dei prodotti finali.

D: In che modo l’additive manufacturing può contribuire alla transizione verso l’Industria 5.0?

R: L’Industria 5.0 punta sulla personalizzazione, sostenibilità e flessibilità, e l’additive manufacturing è uno degli strumenti chiave per realizzare questa visione. Uno dei grandi vantaggi della manifattura additiva è la capacità di ridurre gli sprechi, utilizzando solo il materiale necessario per produrre un componente e riducendo l’impatto ambientale. Inoltre, permette di produrre i pezzi vicino al punto di utilizzo, diminuendo i costi e l’impatto della logistica. Con MadeInAdd, stiamo supportando le aziende italiane nella trasformazione dei loro magazzini fisici in magazzini digitali. Questo significa che invece di produrre in anticipo grandi quantità di pezzi di ricambio e stoccarli, rischiando che diventino obsoleti, i clienti possono trasformare i pezzi fisici in file 3D e produrli solo quando effettivamente necessario. Questo approccio riduce notevolmente i costi di stoccaggio e gli sprechi, migliorando la sostenibilità e la flessibilità dell’intera supply chain.

D: Qual è la vostra strategia di crescita? Su cosa puntate per consolidare la vostra posizione nel mercato?

R: La strategia di crescita di MadeInAdd si basa su tre pilastri fondamentali: l’ampliamento dell’offerta tecnologica, lo sviluppo continuo della piattaforma digitale e la promozione della manifattura additiva in Italia. Anzitutto, l’ampliamento dell’offerta tecnologica: siamo costantemente impegnati ad incrementare la gamma di materiali e processi produttivi offerti ai nostri clienti. Oggi copriamo 98 materiali e 24 processi, ma il nostro obiettivo è espandere ulteriormente questa offerta, includendo nuove tecnologie e materiali innovativi. Di recente, abbiamo integrato il Cnc tra i nostri servizi, riconoscendo che la manifattura additiva non può essere la risposta a tutte le esigenze. La combinazione di tecnologie additive e sottrattive, come il Cnc, ci permette di offrire una gamma di soluzioni ancora più ampia e rispondere a necessità di produzione anche più tradizionali. Inoltre, continuiamo a qualificare nuovi impianti produttivi, aumentando la nostra capacità di rispondere a progetti sempre più complessi e con volumi variabili.

D: E il secondo pillar della strategia?

R: Lo sviluppo della piattaforma digitale. La piattaforma digitale è il cuore di MadeInAdd e uno degli elementi centrali della nostra strategia di crescita. Puntiamo a posizionarci come una tech company con un focus sulla manifattura, sviluppando una piattaforma che non sia solo uno strumento di acquisto, ma un vero e proprio ecosistema digitale per la produzione. Per questo, investiamo continuamente nel miglioramento dell’esperienza utente, rendendo la piattaforma sempre più sofisticata ma allo stesso tempo semplice da utilizzare. Un obiettivo chiave è rendere il processo di preventivazione e produzione sempre più rapido e preciso, automatizzando molte delle fasi tecniche ma mantenendo al contempo un forte supporto umano, grazie alla consulenza ingegneristica su misura. Inoltre, stiamo esplorando l’integrazione di tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, per migliorare ulteriormente la capacità della piattaforma di rispondere alle esigenze dei clienti in modo automatico, offrendo suggerimenti intelligenti basati sui parametri inseriti.

D: E il terzo pillar della strategia?

R: La promozione della manifattura additiva in Italia. Siamo fortemente impegnati nella promozione della manifattura additiva come strumento chiave per il futuro dell’industria italiana. Un esempio concreto di questo impegno è il lancio della MadeInAdd Academy, un master dedicato alla formazione di nuove competenze nel campo della manifattura additiva. Crediamo che la diffusione della conoscenza sia fondamentale per l’adozione di queste tecnologie su larga scala, e l’Academy è un modo per contribuire alla crescita di un ecosistema industriale più avanzato e digitalizzato in Italia. L’obiettivo è formare nuove generazioni di tecnici e ingegneri specializzati, capaci di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle tecnologie additive.

D: Quali sono gli obiettivi di fatturato di MadeInAdd?

R: Al momento, il nostro obiettivo principale è raggiungere un milione di euro di fatturato annuo ricorrente. Questo è un traguardo importante per qualsiasi azienda in fase di crescita e siamo molto vicini a raggiungerlo. Il nostro investimento iniziale è stato significativo, con un impegno di circa 20 milioni di euro da parte dei nostri soci fondatori, che include nomi di grande rilevanza come Cdp Venture Capital, Dumarey Automotive (ex Punch Torino, ex General Motors) e il gruppo Fomas. Questo ci ha permesso di costruire una solida base per crescere rapidamente. Una volta raggiunto il nostro primo obiettivo di fatturato, saremo in una posizione ancora più forte per espanderci ulteriormente, sia sul mercato nazionale che internazionale.

D: Quali sono i prossimi passi per MadeInAdd? Avete in programma nuove collaborazioni o partnership?

R: Siamo sempre aperti a nuove collaborazioni e partnership strategiche. Oltre ai nostri partner attuali, stiamo esplorando collaborazioni con altre realtà innovative, in particolare nel settore del software e dell’intelligenza artificiale. L’integrazione di soluzioni AI nella nostra piattaforma è una delle aree su cui stiamo lavorando attivamente per rendere l’interazione con i clienti sempre più semplice e automatizzata. Inoltre, stiamo cercando nuovi partner produttivi per ampliare ulteriormente il nostro network e continuare a qualificare nuovi impianti. Collaboriamo con startup innovative e aziende tecnologiche che condividono la nostra visione di una manifattura sempre più digitale e flessibile. Questi sono i primi passi di un percorso che ci porterà a consolidare la nostra leadership nel mercato della manifattura additiva in Italia.

D: Quante persone lavorano attualmente per MadeInAdd e dove avete la sede?

R: La nostra sede principale è a Torino, e attualmente contiamo circa 20 dipendenti. Tuttavia, siamo in piena fase di espansione e stiamo attivamente cercando di ampliare il nostro organico, soprattutto nei reparti sales, marketing e ingegneristico. Il nostro obiettivo è continuare a crescere, sia in termini di personale che di clienti, per poter supportare la crescente domanda di soluzioni avanzate di manifattura additiva in Italia e all’estero.