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Due ergastoli in 25 anni. Con la sentenza della Cassazione che conferma la condanna per il femminicidio di Speranza Ponti, a Massimiliano Farci viene inflitto il secondo “fine pena mai”. L’uomo era stato già condannato in via definitiva per l’omicidio dell’imprenditore Roberto Baldussi (1999), movente il possesso di un’auto sportiva, una Lotus rossa.
Farci, dopo avere trascorso diversi anni in carcere, aveva ottenuto la semilibertà per la sua condotta irreprensibile in cella e Speranza Ponti lo aveva aiutato a ricostruirsi una esistenza nuova. L’avvocato Stefano Carboni assiste i familiari della vittima insieme al collega Edoardo Morette e ha commentato così la sentenza (depositata oggi) della Cassazione: «Sono complessivamente 21 i giudici che, nei diversi gradi, hanno ribadito le inequivocabili responsabilità del Farci. Due giudici togati e 6 giudici popolari in primo grado, altrettanti in appello e, da ultimo, 5 giudici in Cassazione. Farci è evidentemente ed inequivocabilmente colpevole. Altrettanti giudici avevano già sentenziato per il tremendo omicidio della Lotus Rossa. Farci non può, evidentemente, continuare a mentire professandosi, addirittura, innocente e vittima di errori giudiziari; ciò dopo aver rovinato la vita a tante famiglie ed ucciso, barbaramente, due povere giovani vittime che, in lui, avevano confidato. Si spera che l’ergastolo sia effettivo e senza alcun beneficio. Tra 20 anni non possiamo correre il rischio di ritrovarlo in circolazione poiché, purtroppo, la storia insegna ed i suoi omicidi si sono già ripetuti due volte».
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