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Detrazioni su pensione 2025: come gestirle al meglio dal 16 ottobre #finsubito prestito immediato

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Con l’avvicinarsi dell’anno fiscale 2025, i titolari di pensione devono prestare particolare attenzione alle detrazioni fiscali legate al reddito. Questo processo richiede una comunicazione annuale all’INPS per chi intende rinunciare, totalmente o parzialmente, a tali benefici.

Vediamo più nel dettaglio come funziona, cosa è necessario sapere e quali sono i passi da seguire per evitare sorprese sul fronte fiscale.

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Il sistema di detrazioni fiscali sui redditi da pensione si basa sull’articolo 13 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che garantisce ai contribuenti il diritto di usufruire di agevolazioni fiscali in base al reddito pensione percepito (c.d. detrazioni per redditi di pensione).

Tuttavia, la legge prevede anche la possibilità di rinunciare a queste detrazioni, sia parzialmente che completamente, qualora il contribuente lo desideri.

L’INPS, che agisce come sostituto d’imposta, ha ribadito, tramite il messaggio n. 3458/2024, l’obbligo per i pensionati di comunicare ogni anno questa scelta. In sostanza, il pensionato deve dichiarare all’INPS se intende o meno avvalersi delle detrazioni fiscali previste. Questo permette all’ente di applicare correttamente le trattenute fiscali e garantire che non ci siano errori nel calcolo delle imposte.

Perché rinunciare alle detrazioni su reddito pensione?

Sebbene possa sembrare controintuitivo rinunciare a un beneficio fiscale, ci sono casi in cui questa opzione potrebbe risultare vantaggiosa per alcuni contribuenti. Ad esempio, chi ha altre fonti di reddito o chi prevede di rientrare in uno scaglione di reddito superiore potrebbe preferire evitare di applicare le detrazioni per ridurre il rischio di dover restituire somme in fase di conguaglio fiscale.

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Inoltre, alcuni pensionati potrebbero voler richiedere che le imposte vengano calcolate applicando un’aliquota IRPEF più elevata. Questa scelta, che deve essere comunicata all’INPS, comporta trattenute fiscali maggiori durante l’anno ma può risultare utile per evitare sorprese al momento della dichiarazione dei redditi, come il rischio di dover pagare un conguaglio elevato.

Come presentare la richiesta all’INPS

Dal 16 ottobre 2024, è possibile inviare le richieste relative alle detrazioni su pensione per l’anno fiscale 2025 tramite il servizio online messo a disposizione dall’INPS. Il portale, chiamato “Detrazioni fiscali – domanda e gestione“, consente ai pensionati di presentare la dichiarazione per rinunciare, in parte o totalmente, alle detrazioni sul reddito o di richiedere l’applicazione di aliquote fiscali più elevate.

Il processo è semplice e interamente digitale. Gli utenti devono accedere al proprio account sul sito dell’INPS, utilizzare il servizio dedicato e compilare la dichiarazione in base alle proprie esigenze fiscali. Questa procedura deve essere ripetuta ogni anno, dato che l’INPS, in assenza di comunicazioni esplicite, applicherà automaticamente le detrazioni previste per legge in base al reddito erogato.

L’importanza dei dati sui figli a carico

Un altro aspetto da tenere presente per chi riceve prestazioni previdenziali riguarda i figli a carico. Con l’introduzione dell’assegno unico universale figli a carico, alcuni pensionati potrebbero ritenere superfluo comunicare all’INPS la presenza di figli fiscalmente a carico. Tuttavia, come chiarito nella risoluzione n. 55/E del 3 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate, è importante continuare a fornire queste informazioni per garantire una corretta certificazione fiscale.

I dati relativi ai figli a carico influiscono sulla Certificazione Unica (CU) e sono utili anche per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Questo permette di avere una certificazione fiscale più precisa e include le spese che possono essere fiscalmente agevolate per i figli, come le spese scolastiche o mediche.

Ricordiamo anche che in tema di assegno unico figli a carico, la manovra di bilancio 2024, lo fa uscire dal calcolo ISEE.

Detrazione rediti pensione: cosa succede in caso di mancata comunicazione?

Se il pensionato non invia alcuna comunicazione all’INPS riguardo alle detrazioni fiscali su redditi pensione, l’istituto applicherà automaticamente le detrazioni previste dall’articolo 13 del TUIR.

Ciò significa che l’ente calcolerà l’imposta in base ai redditi percepiti e applicherà le detrazioni standard, senza considerare eventuali richieste di rinuncia o applicazione di aliquote più elevate.

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È importante, quindi, che ogni pensionato valuti attentamente la propria situazione fiscale e decida se procedere con la comunicazione annuale. In alcuni casi, potrebbe essere conveniente mantenere le detrazioni, in altri potrebbe essere preferibile rinunciarvi. La scelta dipende dal singolo contesto economico e fiscale del contribuente.

Riassumendo…

  • I pensionati possono rinunciare alle detrazioni fiscali comunicandolo annualmente all’INPS tramite un servizio online.
  • La rinuncia può essere totale o parziale, utile per evitare conguagli fiscali pesantemente negativi.
  • È possibile richiedere l’applicazione di aliquote fiscali più elevate per trattenute maggiori.
  • Dal 16 ottobre 2024, si possono presentare le richieste per il 2025.
  • È importante comunicare i dati sui figli a carico per una corretta certificazione fiscale.
  • In assenza di comunicazione, l’INPS applica automaticamente le detrazioni previste per legge.



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