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Una mobilitazione collettiva “per evitare che anche i nostri territori vengano macchiati da progetti inumani, finalizzati alla discriminazione, all’esclusione e alla repressione”. È la proposta di Sinistra Italiana Marche per contrastare la costruzione di un Centro di permanenza per i rimpatri a Falconara. “Esprimiamo con fermezza la nostra contrarietà a questa decisione. I Cpr sono centri di detenzione inumani, destinati a chi non ha commesso alcun reato. Non li vogliamo da nessuna parte, neanche a Falconara. Per questo, ci impegneremo a contrastare in ogni sede, istituzionale e no, questa decisione”. La vicenda per Sinistra Italiana Marche, dopo l’anticipazione del Carlino sul Cpr a Falconara: “Nei giorni scorsi, il Governo Meloni, attraverso il Ministero dell’Interno e Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, ha iniziato i lavori per la costruzione di un Cpr a Falconara, nell’area dell’ex caserma dell’Aeronautica – la ricostruzione –. Ci chiediamo quale idea di sviluppo abbia il Governo. L’unico che vediamo è quello del delirio repressivo nei confronti degli ultimi, dei più fragili, dei più poveri”. La forza politica mostra palese contrarietà : “I Cpr sono strutture detentive pensate per trattenere, fino a 18 mesi, cittadini stranieri in attesa di espulsione, anche quando non sono accusati di alcun crimine. In questi centri vengono violate le più basilari garanzie di diritti umani, con gravi condizioni di privazione della libertà personale e di accesso ai servizi essenziali. Questi luoghi sono, di fatto, carceri per persone che non dovrebbero trovarsi in una condizione di detenzione. Per questo, chiediamo da tempo la chiusura di tutti i Cpr”. La chiusura: “Il presidente della Regione Francesco Acquaroli e la sindaca di Falconara Stefania Signorini, che dicono, in modo poco credibile, di non saperne nulla, dovrebbero opporsi nei fatti e non solo nelle interviste ai giornali a questa decisione del Governo che sostengono”.
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