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Quando si ha un’idea di business, sia essa legata a un’attività da libero professionista o a un percorso in azienda o in agenzia è bene, per avere maggiori chance di vederla diventare realtà, impegnarsi per renderla immediatamente comprensibile a potenziali soci e investitori.
Racchiudere un’idea di business in una presentazione Powerpoint è fondamentale per trasmettere concetti chiari e persuasivi a potenziali investitori. Se realizzate bene – e in tal senso potrebbe essere utile consultare questa guida di Maurizio La Cava su come fare un Powerpoint efficace – le slide infatti offrono una struttura visiva che consente di organizzare i contenuti in modo lineare e intuitivo, rendendo più semplice seguire il filo logico del progetto. Questo approccio aumenta le probabilità di catturare l’attenzione di chi valuta l’investimento e di far emergere l’idea con maggiore efficacia.
Continua a leggere per scoprire i consigli pratici per realizzare una presentazione d’impatto.
Presentazione Powerpoint: il punto di partenza per trasformare un’idea di business in realtà
Hai, ormai da tempo, in testa un’idea di business e sei riuscito ad avere la possibilità di presentarla a dei potenziali investitori. Oltre a concentrarti su come migliorare, in generale, le tue abilità di public speaker, non devi assolutamente mettere in secondo piano il supporto di una buona presentazione Powerpoint.
Premettendo il fatto che, nei casi in cui l’idea è debole, neppure la presentazione migliore è in grado di darle il giusto boost, ricordiamo che, per realizzarla e avere maggiori probabilità di ricevere il finanziamento attesa, è necessario partire schematizzando l’argomento principale.
Dividerlo in 5 – 6 secondari, a ciascuno dei quali corrisponderà una slide, è il punto di partenza fondamentale per evitare il rischio di far perdere l’attenzione al pubblico.
Non dimenticare che la slide iniziale deve essere di particolare impatto. Parliamo del gancio che ti permette di portare il pubblico da una situazione di noia, torpore, finanche di fastidio, con i pensieri che corrono a una marea di situazioni diverse da quella che stanno vivendo in quel momento, lì in sala riunioni con te, con il desiderio viscerale di ascoltare quello che stai per dire.
Che sia un’immagine, una domanda, una singola figura, poco importa: ciò che appare nella prima diapositiva deve far saltare sulla sedia. Questo è il motivo per cui è meglio evitare di partire subito con grandi muri di testo, pericolosi in generale quando si parla di presentazioni.
La scelta dei colori
In una presentazione Powerpoint destinata a illustrare un’idea di business, la scelta dei colori ha un’importanza massima. Quali sono le regole da seguire? Se si ha già una brand identity alle spalle, è il caso di scegliere la palette di colori che si utilizza anche in altri contesti, come per esempio il sito.
Nei casi in cui, invece, si parte da zero, è bene innanzitutto mantenersi su due, massimo tre colori dominanti.
Lo step successivo prevede un focus specifico sui significati delle varie cromie e sui messaggi che trasmettono. Un esempio? Il blu, colore che richiama concetti come l’autorevolezza.
Per andare sul sicuro, la soluzione migliore è il mix tra bianco e nero, che garantisce un contrasto molto utile alla chiarezza.
La composizione delle singole slide
Presentare un’idea di business in maniera efficace vuol dire rendere ogni concetto più che chiaro ed evitare di affaticare la vista del proprio pubblico.
Alla luce di ciò, quando si studia la composizione grafica è bene fare in modo che tra i vari elementi ci sia la giusta distanza, così da dare respiro alla pagina.
Concludiamo ricordando che anche l’ultima slide deve essere d’impatto. Se possibile, è il caso di inserire una call to action caratterizzata da una forte carica emozionale, così da parlare a quel cuore che spinge sempre ad affezionarsi ai progetti.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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