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Nonostante le aspettative, il bonus Mobili per il 2025 è stato confermato: detrazione del 50% su mobili ed elettrodomestici.
Il Bonus Mobili sarà disponibile anche nel 2025, confermando la possibilità di detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici legati a ristrutturazioni, fino a un massimo di 5.000 euro. Nonostante i timori di un possibile taglio nella prossima Legge di Bilancio, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha rassicurato che la misura verrà prorogata, nonostante le riduzioni già subite negli anni precedenti.
Come funziona il Bonus Mobili 2025
Anche per il prossimo anno, chi effettuerà acquisti di mobili o elettrodomestici a partire dal 1° gennaio potrà usufruire della detrazione del 50%. La spesa massima detraibile è fissata a 5.000 euro, significativamente inferiore rispetto agli anni precedenti, quando il tetto era più alto (16.000 euro nel 2021). Il bonus è destinato a chi sta ristrutturando casa e permette di ammortizzare i costi legati all’acquisto di letti, armadi, cucine, ma anche elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
Condizioni per accedere alla detrazione
Per beneficiare del Bonus Mobili, è necessario che l’immobile a cui sono destinati gli acquisti sia sottoposto a interventi di ristrutturazione. Non sarà quindi sufficiente acquistare nuovi arredi o elettrodomestici senza legarli a lavori di miglioramento o manutenzione straordinaria della casa. L’agevolazione include mobili come letti, divani e armadi, ma anche elettrodomestici, a patto che rispettino standard di classe energetica elevata.
Bonus distribuito su 10 anni
Come già avvenuto negli anni precedenti, la detrazione del Bonus Mobili sarà ripartita su un periodo di 10 anni, attraverso la dichiarazione dei redditi. La misura rimarrà valida per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, data in cui il bonus è destinato a scadere, a meno di ulteriori proroghe future.
Nuovo limite complessivo per le detrazioni legate alla casa dal 2025
Dal 2025, il Bonus Mobili, insieme ad altre agevolazioni per la casa, sarà soggetto a un nuovo limite complessivo per le spese detraibili. Questo tetto massimo sarà influenzato da fattori come il reddito familiare e il numero di figli, in base al nuovo meccanismo del “quoziente familiare” previsto nella Manovra. Tuttavia, il limite non avrà effetto retroattivo: le spese già sostenute in passato, come quelle relative al Superbonus, non verranno conteggiate nel nuovo plafond.
Ristrutturazioni e seconde case: aliquote a confronto
La Legge di Bilancio conferma la detrazione del 50% per le ristrutturazioni della prima casa, mentre per le seconde case l’aliquota si abbassa al 36%. Questo differenziale riflette la politica di ridurre gradualmente le agevolazioni fiscali sugli immobili che non costituiscono abitazione principale. Il trend di riduzione del bonus per le seconde case continuerà fino al 2027, per poi scendere al 30% tra il 2028 e il 2033.
Questa è dunque l’ultima occasione per approfittare di un Bonus Mobili che, seppur ridotto rispetto agli anni passati, rimane uno strumento utile per chi intende rinnovare la propria casa senza pesare eccessivamente sul bilancio familiare.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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