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Non ci sono soltanto gli abitanti del centro a chiedere interventi per contenere il dilagare degli affitti brevi. La sottrazione di alloggi al mercato immobiliare delle locazioni di medio e lungo periodo, è un tema che interessa ampi quadranti della Capitale.
L’impatto delle case vacanze
Anche nel municipio più popoloso della città, il VII, la trasformazione di appartamenti in case vacanze è vissuto come un problema serio. Lo dimostra il provvedimento che, il parlamentino di Cinecittà, ha recentemente approvato. “Il tema degli affitti brevi ha un impatto distruttivo anche nel nostro territorio – ha confermato Rosa Ferraro, la presidente della commissione alle politiche abitative e prima firmataria della risoluzione votata in municipio – i pochi appartamenti che restano sul mercato, infatti, hanno ormai costi che non sono più alla portata dei lavoratori e degli studenti fuori sede”. Ed è una questione con cui la città, non solo il centro storico, deve fare i conti.
Un problema di rilevanza cittadina
La richiesta che arriva dal municipio è rivolta a livelli istituzionali più alti. Perché, evidentemente, l’ente di prossimità non ha gli strumenti necessari per affrontare una questione come quella oggetto della risoluzione. Cosa fare allora? “In Italia i comune hanno un margine di manovra molto limitati per inquadrare l’economia degli affitti brevi” viene premesso nel documento approvato a Cinecittà. Lo ha ribadito anche, recentemente, il sindaco Gualtieri che ha dichiarato di invidiare Jaume Collboni, il primo cittadino di Barcellona. Il sindaco catalano ha infatti deciso, dal 2028, di eliminare tutti i B&B dalla città, per difendere il diritto alla casa. Un provvedimento che in Italia non è consentito, se non interviene il governo.
Cosa può fare il Comune
C’è però qualcosa che l’ente di prossimità suggerisce di fare anche all’amministrazione capitolina. Tra queste l’idea di “azzerare l’Imu sulla seconda casa per tre anni ai proprietari che convertono alloggi oggi destinati agli affitti brevi, in alloggi per la residenzialità di medio lungo periodo”. Un incentivo che si potrebbe accompagnare dalla “pianificazione di “appositi e sistematici controlli” nei B&B “per accertare la presenza nell’appartamento del proprietario residente”.
Affitti cari e salari bassi
Molto del lavoro dovrebbe però essere fatto, dal Campidoglio, in collaborazione con gli altri comuni. “L’Anci – ha spiegato la presidente della commissione politiche abitative del municipio – deve farsi interlocutore col governo Meloni affinché metà un regolamento sulla locazione turistica, prevedendo anche un tetto sugli affitti di medio e lungo periodo perché, come dicevo, quei pochi appartamenti rimasti, hanno dei costi che non sono alla portata dei salari della nostra classe media”.
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