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It Wallet, l’ormai celebre portafoglio digitale di cui ormai si parla molto, potrebbe arrivare già a fine anno.
It Wallet, che cos’è il portafoglio digitale
L’It Wallet, cioè il portafoglio digitale, servirà per dare spazio a tutti i documenti personali dei cittadini. Per essere usata verrà impiegata l’applicazione che ha nome “Io”. L’uso prevede un sistema di sicurezza specifico, che può prevedere anche accessi più controllati, attraverso le credenziali della CIE di livello 3, ma non solo. Potrebbero, in ogni caso, essere necessarie le credenziali dello SPID di almeno secondo livello, la CIE (Carta di Identità Elettronica) di almeno secondo livello). Saranno richiesti, in questi casi, nome utente e password, con un accesso temporaneo attraverso il codice OTP.
L’obiettivo è quello di cercare di unificare tutti i documenti delle persone, in un unico accesso online. A lavorare a tale proposta è il Dipartimento per la Transizione Digitale. E’ possibile, inoltre, che già dal 23 ottobre alcuni possano usare tale sistema, inserendovi documenti personali come la patente, la carta europea della disabilità e la tessera sanitaria. Per adesso sono soltanto 50.000 persone, ma il numero salirà. A partire da dicembre, il sistema potrebbe essere attivo per tutti.
Quali documenti vi verranno caricati?
Ma nello specifico, si potranno trovare in formato digitale la carta d’identità, la tessera sanitaria, la patente di guida, i titoli di studio conseguiti dalle persone, le prestazioni mediche, carta della disabilità. Inoltre, sarà possibile inserire anche degli strumenti da fornitori privati: è possibile che si arrivi, ad esempio, alla possibilità di collegarvi anche sistemi di pagamento come le carte di credito e le carte di debito. Ancora, è possibile che siano presenti dati come l’impronta digitale e la firma elettronica.
La data di partenza ancora non è conosciuta, ma si stima che lo strumento possa essere disponibile intorno al 4 dicembre del 2024. In questo modo sarà pienamente operativo a partire dal 2025, dopo qualche mese di “rodaggio”. Si stima, inoltre, che nel 2026 si raggiungeranno 42,3 milioni di persone che ne usufruiranno.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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