Effettua una nuova ricerca
More results...
E ancora oggi, malgrado certezze & abbondanze siano sempre meno, la cessione del quinto continua ad essere una delle forme di finanziamento fra le più richieste per affrontare momenti di scarsa liquidità o spese improvvise.
Dal 2011 alla prima metà di quest’anno, come certifica “First Cisl”, le richieste da parte di dipendenti pubblici e privati, ma anche di pensionati, sono letteralmente raddoppiate, passando da un totale di 10,2 a 18,3 miliardi grazie alla discesa dei tassi di interesse e ad una serie di vantaggi non da poco: oltre alla facilità di estinzione in qualsiasi momento, il tasso di interesse è fisso per l’intera durata del prestito e la rata viene trattenuta direttamente dallo stipendio o la pensione.
La durata massima di rinuncia al quinto dello stipendio è fissata in 10 anni (120 mesi), mentre non c’è limite all’importo finanziabile, che è ovviamente legato alla capacità di rimborso del richiedente. È comunque obbligatorio accompagnare la richiesta con un’assicurazione che copra il rischio morte o quello della perdita improvvisa dello stipendio, che può essere decurtato per un massimo del 20%, ed è rinnovabile solo dopo aver pagato almeno il 40% delle quote, anche se non esistono obblighi di proseguire con la stessa banca, affidandosi ad istituti che applicano condizioni migliori. In più, l’art. 43 del DPR n. 180/1950 prevede che in caso di cessazione dal lavoro prima che sia estinta la cessione, scatta in automatico la traslazione dell’importo sulla pensione.
In forza del calo dei tassi di interesse nel terzo trimestre di quest’anno, con il dato migliore assestato sul 4,52% per i lavoratori del settore pubblico e il 5,95% per privati e pensionati, la cessione del quinto si conferma ancora come la formula più conveniente rispetto al prestito classico: secondo l’Osservatorio di “Segugio.it”, il 49,6% delle domande arriva da lavoratori del privato, seguiti dai dipendenti pubblici (31,8%) e dai pensionati (18,6%). Al Nord, la forma di prestito prevale nel settore privato (58,4%), mentre fra Sud e Isole il bilancio è quasi in pari, con il 38,5% dal privato e il 40,1% dal pubblico. Guardando all’inquadramento di chi richiede un finanziamento, nel 73,6% dei casi si tratta di dipendenti con contratto a tempo indeterminato, il 5,8% con contratto a termine e nel 10,9% dei casi il mix è rappresentato da lavoratori autonomi.
Scendendo nel dettaglio, l’Osservatorio di Segugio.it ha analizzato anche i motivi che spingono a richiedere il prestito con cessione del quinto: svettano problemi improvvisi di liquidità (29,3%), seguiti dall’acquisto di auto (20,5%), spesa per cui il prestito oscilla in media sui 18mila euro, mentre per le ristrutturazioni di casa la cifra finanziata supera mediamente di poco i 12mila euro. Nella classifica entrano anche le spese di arredamento e i viaggi.
Secondo Riccardo Colombani, segretario generale First CISL, è “Opportuno uno sguardo attento e responsabile riguardo ai prestiti legati alla cessione del quinto, soprattutto quando correlati al consumo, in quanto potrebbero rappresentare la spia di grandi difficoltà nel soddisfacimento dei bisogni primari delle famiglie”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali