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Lavoro e formazione 2024. Secondo l’Osservatorio Tack TMI Italy (Gi Group Holding), il mercato del lavoro italiano è destinato a cambiare radicalmente nei prossimi anni, con una richiesta di nuovi occupati compresa tra i 3,1 e i 3,6 milioni entro il 2028. Tra i settori che vedranno una maggiore evoluzione, spiccano le competenze green e le digital skill, rispettivamente richieste per 2,3 e 2,1 milioni di lavoratori.
Tuttavia, permane una significativa difficoltà nel reperire profili adeguati, con il mismatch professionale che nel 2024 ha raggiunto il 49,3% delle assunzioni, un fenomeno che costa all’Italia circa 44 miliardi di euro, pari al 2,5% del PIL.
Le nuove sfide formative: tra green e digitale
I cambiamenti globali e tecnologici stanno accelerando la domanda di competenze specifiche, tanto che il tradizionale approccio alla formazione risulta ormai insufficiente. Come afferma Irene Vecchione, amministratore delegato di Tack TMI Italy, è fondamentale che le aziende diventino “learning organization”, investendo nello sviluppo del capitale umano interno per colmare il gap tra le competenze richieste e quelle effettivamente disponibili.
Per supportare le imprese in questa trasformazione, Tack TMI Italy ha mappato i ruoli e le competenze chiave in tre settori strategici: Logistica, Lifescience e Fashion & Luxury.
Logistica: tecnologie avanzate e sostenibilità al centro
La logistica è uno dei settori con la maggiore richiesta formativa (+66%). L’adozione di tecnologie come intelligenza artificiale, big data, automazione e robotica sta trasformando questo comparto, dove cresce l’attenzione verso la sostenibilità e la cybersecurity. I ruoli più strategici da formare nei prossimi anni includono il Supply Chain Manager, l’Esperto di Trasformazione Digitale Integrata e gli Autisti, che restano fondamentali per il trasporto merci su strada in Italia.
Tra le competenze richieste, spiccano la logistica inversa, l’Internet of Things (IoT) e la gestione dei magazzini. Sul fronte delle soft skill, sono cruciali la comunicazione efficace, la gestione della diversità e l’inclusione, oltre a una leadership orientata alla sostenibilità.
Lifescience: digitalizzazione e innovazione terapeutica
Il settore Lifescience, con una crescita della domanda formativa del 65%, sta vivendo una rivoluzione grazie a tecnologie come intelligenza artificiale, blockchain, data lake e wearable. Queste innovazioni stanno trasformando lo sviluppo dei prodotti e la gestione delle catene di approvvigionamento. Le figure più strategiche da formare includono il Consulente aziendale esperto per la classe medica, l’AI Engineer, il Supply Business Analyst e il Big Data Analyst.
Il ruolo dell’AI Engineer, ad esempio, sarà cruciale per supportare la diagnosi precoce e la ricerca clinica attraverso l’analisi dei Big Data. Inoltre, la collaborazione con l’ecosistema sanitario richiede competenze di change management, project management e sostenibilità.
Fashion & Luxury: sostenibilità e tradizione artigiana
Anche il settore Fashion & Luxury, con una crescita formativa del 62%, si concentra sulla sostenibilità integrata e sulla personalizzazione dei prodotti. Le maison stanno puntando sulla creazione di scuole di mestiere per tramandare il know-how artigianale e formare nuove figure operative come Team Leader, Operatori Polivalenti e Modellisti e Prototipisti.
In questo settore, le competenze richieste variano dalle capacità tecniche degli artigiani fino alle soft skill di people management per i manager. Il focus è sempre più rivolto alla creazione di una cultura aziendale distintiva, con attenzione ai temi della Diversity & Inclusion e del mindset sostenibile.
Continous learning: la chiave per il futuro delle aziende
Il futuro delle aziende italiane passa attraverso un continuo aggiornamento delle competenze. Come sottolinea Irene Vecchione, “il continous learning resta la chiave per trasformare le sfide in opportunità”. Le aziende devono evolversi in partnership con la tecnologia e l’intelligenza artificiale, mantenendo però al centro le persone e il loro sviluppo, in un mercato del lavoro in costante trasformazione.
In sintesi, il mercato del lavoro italiano si avvia verso un futuro in cui la formazione continua e l’aggiornamento delle competenze saranno elementi fondamentali per garantire competitività e sostenibilità. Le aziende che sapranno investire in questi ambiti potranno non solo adattarsi, ma anche anticipare i cambiamenti in corso.
di Valeria Oneto
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