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Dal Comune di Verona hanno annunciato martedì 15 ottobre un’operazione di investimento di «circa 10 milioni di euro», volta a «garantire il rimborso anticipato di mutui con Banca Intesa San Paolo e Dexia e la riduzione, in particolare nel triennio 2025-2027, degli oneri da indebitamento collegati». In base a quanto è stato spiegato in una nota di Palazzo Barbieri, si tratterebbe di una scelta volta a confermare «la politica di riduzione del debito avviata già alla fine dello scorso anno dall’amministrazione, attraverso l’assessorato al bilancio, con l’estinzione anticipata di due mutui in essere con Banca Intesa San Paolo per un importo di circa 4.515.000 euro».
Sempre dal Comune di Verona hanno in tal senso confermato che l’estinzione del 2023 ha garantito «un primo abbattimento della spesa annua per rate di mutui pari ad 1 milione di euro che ha permesso all’amministrazione di far fronte ai tagli dei trasferimenti erariali previsti dalla legge di bilancio, che per il 2024 e il 2025 ammontano a circa 1,7 milioni di euro». Alla data odierna, stando ai numeri riferiti da Palazzo Barbieri, il portafoglio del debito complessivo dell’Ente risulta composto da 93 mutui e da 1 prestito obbligazionario comunale, per un debito netto residuo di 72.517.000 euro, con un tasso medio del 3,97%».
Sul tema è intervenuto direttamento l’assessore al bilancio Michele Bertucco, il quale ha precisato: «La scelta è stata effettuata a seguito di un’approfondita analisi, perché attraverso questa nuova operazione vi sono indubbi vantaggi. L’amministrazione ha infatti valutato l’opportunità economico-finanziaria di procedere, in considerazione del fatto che il rimborso anticipato dei debiti residui consente all’Ente di acquisire risorse importanti per perseguire altri obiettivi strategici in favore di cittadini e cittadine».
Per raggiungere l’obiettivo di maggiore risparmio nel triennio 2025-2027, sempre dal Comune fanno sapere di aver preso in considerazione tre mutui aventi alla data dell’1 gennaio un debito residuo complessivo pari a 9.565.832 euro, con un tasso medio del 2,737% e una durata di 4 anni e 10 mesi. Prestiti che, viene sottolineato dall’Ente, possono essere estinti senza che il Comune debba corrispondere alcun indennizzo.
«Nel complessivo – chiarisce ulteriormente la nota di Palazzo Barbieri – il rimborso anticipato dei debiti residui consente la riduzione dell’indebitamento dell’Ente, la riduzione dell’incidenza sul bilancio di esercizio della spesa per interessi passivi e per quote di capitale stanziate per l’ammortamento dei mutui e prestiti obbligazionari e la diminuzione del tasso di rigidità strutturale del bilancio». In base a quanto si apprende, la delibera per la variazione di bilancio necessaria è stata approvata martedì 15 ottobre dalla Commissione consiliare competente e verrà trattata per il via libera definitivo nel Consiglio comunale del prossimo 24 ottobre.
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