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Scadenza al 31 ottobre per il riversamento spontaneo in caso di utilizzo indebito del credito d’imposta ricerca e sviluppo. Chi può accedere alla sanatoria?
C’è tempo fino alla scadenza del 31 ottobre 2024 per provvedere al riversamento volontario nel caso di utilizzo indebito del credito d’imposta ricerca e sviluppo.
Il termine è stato spostato alla fine del mese dopo la proroga prevista dal DL n. 39/2024.
La procedura interessa le imprese che, al 22 ottobre 2021, hanno utilizzato in modo indebito il credito accumulato tra il 2015 e il 2019.
In tali casi è prevista infatti una sanatoria per correggere la posizione delle aziende senza pagare sanzioni e interessi.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo: scadenza per l’adesione al riversamento al 31 ottobre
Alla fine del mese è in programma la scadenza del 31 ottobre 2024, relativa alla possibilità di riversamento spontaneo nel caso in cui sia stato utilizzato in modo indebito il credito d’imposta ricerca e sviluppo.
Il termine è stato oggetto di una proroga, stabilita dal decreto n. 39/2024, convertito nella legge n. 67/2024.
Per rientrare nella sanatoria prevista nel caso di utilizzo indebito del credito d’imposta tra il 2015 e il 2019 è necessario presentare l’apposito modello entro il termine di fine mese.
Dovrà essere utilizzata la versione approvata con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate prot. n. 169262/2024.
Successivamente, entro la scadenza del 16 dicembre 2024, le imprese dovranno provvedere al pagamento delle somme o dalla prima rata.
Per chi accede alla sanatoria è prevista l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi, oltre a quella del reato di compensazione indebita.
Entro lo scorso 30 settembre era possibile la revoca per chi aveva già presentato il modello di accesso. Superato tale termine è esclusivamente presentare una nuova istanza entro il 31 ottobre 2024.
Le regole e le procedure per il riversamento rimangono le stesse già stabilite.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo: chi è interessato dalla scadenza del 31 ottobre 2024
Come già anticipato, la scadenza del 31 ottobre 2024 è relativa alla possibilità di riversamento spontaneo per l’utilizzo indebito del credito d’imposta ricerca e sviluppo.
Nello specifico possono beneficiare della proroga prevista dal decreto n. 39/2024.
La possibilità di regolarizzazione interessa i crediti d’imposta maturati tra il 31 dicembre 2014 e il 31 dicembre 2019.
Nello specifico sono interessati dalla sanatoria le imprese che:
- abbiano sostenuto le spese per attività non pienamente qualificabili come ricerca e sviluppo;
- abbiano utilizzato i crediti in maniere non in linea con la normativa;
- abbiano commesso errori nel quantificare le spese agevolabili e la loro congruità.
Sono invece esclusi i soggetti che hanno realizzato condotte fraudolente o utilizzato fatture false per giustificare operazioni inesistenti.
Allo stesso modo sono escluse dalla sanatoria le imprese che hanno visto il proprio uso indebito già definitivamente accertato alla data del 22 ottobre 2021.
In quest’ultimo caso le somme eventualmente versate verranno considerate come acconti rispetto a quelle effettivamente dovute.
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