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Non tarda ad arrivare l’intervento del Garante per l’Infanzia dopo il grave episodio di villa Dante che ha visto due ragazzine picchiarsi violentemente davanti ai coetanei che filmavano con i cellulari. Giovanni Amante chiede maggiori controlli in una lettera indirizzata al sindaco Federico Basile e al questore Annino Gargano. Lo scenario è preoccupante e lo stesso Amante tira fuori dei dati che lo testimoniano: Il 51,4% dei ragazzi soffre in modo ricorrente di stati di ansia o tristezza prolungati. Il 49,8% lamenta un eccesso di stanchezza. Il 46,5% dichiara di provare nervosismo. E ancora: il 29% ha frequenti mal di testa e il 25,4% dichiara di non dormire bene.
“Nella mia qualità di garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ricorro a Voi per chiedere un intervento a tutela della sicurezza dei nostri ragazzi. Siamo tutti venuti a conoscenza di quanto spiacevolmente accaduto a Villa Dante, dove due o tre giovani ragazze, alla presenza di coetanei e di altra/e persone che hanno filmato, da una discussione più o meno animata sono arrivate a degenerare in una rissa, secondo quanto riportato dagli organi di stampa locali. Siamo tutti molto addolorati per quanto accaduto e naturalmente da più parti si sono già levate voci e suggerimenti per garantire l’ordine e l’incolumità dei nostri ragazzi. Furono proprio i nostri ragazzi a lanciare un allarme su alcune situazioni di violenza che accadono nel nostro territorio, secondo quanto raccontato dagli stessi, sembrerebbe che è quasi moda risolvere alcune situazioni con la frase ‘nni videmu a piazza Antonello’. Questo invito non è certo per condividere la gioia di un incontro, ma promette ben altri programmi. Naturalmente, non voglio essere allarmista, ma ci sono dei segnali che ci mettono di fronte a degli interrogativi, in quanto non possiamo ignorare alcune condotte violente e soprattutto non vogliamo che i nostri ragazzi vivano, in qualche modo, il terrore di non poter frequentare serenamente le nostre piazze, i nostri parchi, le nostre ville cittadine.
Tutti apprezziamo – conclude Amante – il grande impegno delle Autorità e il presidio che viene già garantito in città, soprattutto nei luoghi di ritrovo e di frequentazione dei nostri ragazzi, ma è evidente che tale attività va implementata ricorrendo a ulteriori presenze sul territorio”.
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