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L’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito dettagli cruciali riguardo al Bonus Natale, un’indennità una tantum di 100 euro destinata ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, con figli a carico. Questo bonus, che sarà erogato nella tredicesima mensilità, mira a sostenere le famiglie durante le festività natalizie, un periodo notoriamente gravoso dal punto di vista economico.
Per ottenere il Bonus Natale, i lavoratori dipendenti devono presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro, dichiarando di averne diritto e indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico. Nel caso di nuclei familiari monogenitoriali, sarà sufficiente indicare il codice fiscale dei soli figli. È importante sottolineare che il bonus non è influenzato dal tipo di contratto o dall’articolazione dell’orario di lavoro, ma l’importo dell’agevolazione sarà deciso in base ai giorni di lavoro effettivamente svolti.
Il trattamento integrativo IRPEF da 100 euro, noto anche come ex bonus Renzi, spetta a tutti i lavoratori dipendenti con un reddito compreso tra la no tax area (8.500 euro nell’anno in corso) e i 15.000 euro. Questo trattamento, che ammonta a un totale di 1.200 euro annuali suddivisi in 12 rate mensili, non coinvolge i lavoratori autonomi e i pensionati. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus può essere richiesto anche dai lavoratori che non hanno un datore di lavoro che possa effettuare i conguagli in busta paga. In particolare, i lavoratori domestici, come colf e badanti, sono stati ufficialmente inclusi tra i beneficiari del bonus con la circolare n°19/E del 2024.
Per i lavoratori domestici, il “datore di lavoro” non è sostituto d’imposta e, pertanto, non effettua le relative ritenute sui compensi corrisposti. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha risolto i dubbi sorti nelle scorse settimane, confermando che anche questi lavoratori possono beneficiare del Bonus Natale.
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