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Servono 4 milioni di euro per ristrutturare l’ex Erber: il Comune contrarrà un mutuo per pagarne la metà. I consiglieri di opposizione criticano il debito che il Comune acquisirà per la struttura della quale non è ancora stato definito un preciso utilizzo. Il sindaco Bertino: «E’ una struttura importante e vogliamo metterla a posto».
Servono 4 milioni di euro per ristrutturare l’ex Erber
Da 1milione 100.000 euro, la spesa per la riqualificazione del “Nole Forum” è salita a 4milioni di euro. Un incremento che ha un suo “perché” e che per la somma di 2 milioni e mezzo sarà coperto da mutuo acceso dal Comune di Nole. Cifre e decisioni che hanno fatto storcere il naso ai consiglieri di opposizione quando, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, l’assessore ai Lavori Pubblici e vice sindaco Claudia Audi ha comunicato la situazione legata al centro polifunzionale di via Devesi. Una cosa è certa: deve essere ristrutturato perché così è solo un enorme dispendio di risorse per via dei costi elevati legati alla dispersione di calore causata da serramenti ormai obsoleti e malconci.
Le ipotesi
Il sindaco Luca Bertino non ha nascosto che, in un primo momento, l’Amministrazione comunale aveva anche valutato la possibilità di buttare già tutto e ricostruire da zero. Peccato che non ci sia nessun bando che possa finanziare una così grande spesa. E ripristinare qua e là, avrebbe significato fare degli inutili “tacconi” che non sarebbero serviti a nulla. Quindi è stato deciso di optare per un’altra soluzione e prendere la palla al balzo di un bando regionale che, però, richiede un progetto con determinate caratteristiche, e il caricamento del medesimo su un portale entro la data del prossimo 20 novembre.
Tempi ristretti, quindi e un incremento di quasi tre milioni di euro a cui sopperire. Quali le aggiunte al progetto che determinano questo aumento? «Deve rispondere ai requisiti energetici e la struttura deve essere resa antisismica – ha spiegato il vice sindaco – I lavori iniziali erano riferiti alla sostituzione di tutti gli infissi. Ora, in più, saranno interamente rifatti i servizi igienici e le cucine. Il Nole Forum è un edificio strategico».
Finanziamento
La domanda, da parte del consigliere di opposizione Elisa Aimo Boot è sorta spontanea: «Ma partecipiamo ad un bando che non finanzia l’intero importo?». A fare chiarezza ci ha pensato il sindaco Luca Bertino. «Abbiamo totalmente finanziata la progettazione – ha risposto – e dobbiamo farla per caricarla sul portale così come richiesto per la partecipazione al bando regionale.
Due milioni di euro di finanziamento possono sembrare tanti, ma tenendo conto che andremo in estinzione di alcuni mutui di grande portata avremo pià spazio di manovra. Ci sono parti del progetto che non sono coperte dal finanziamento regionale ma che possiamo benissimo valutare, come nel caso delle pareti ventilate. Ci rendiamo conto che è un investimento importante, ma ci rendiamo anche conto che è difficile recuperare dei contributi e non vogliamo perdere queste opportunità.
Contiamo che i lavori possano già partire nel corso del 2025». Si tratta di una superficie di 1200 metri quadrati che non possono essere lasciate così. Il Nole Forum è una struttura dalle grosse potenzialità e ci sono delle società sportive che lo vogliono utilizzare».
Dall’opposizione
Ma secondo l’opposizione, «andarsi ad accollare una simile spesa per un edificio del quale non si sa ancora cosa se ne vorrà fare è un passo troppo azzardato anche perché si tratta di spendere soldi pubblici. Un investimento del genere, per ripagarsi, richiede che l’edificio sia utilizzato al massimo possibile e in modo molto più flessibile di come avviene oggi. Invece niente, in Consiglio abbiamo sentito solo ipotesi e approssimazione. E che dire della promessa condivisione con i cittadini nolesi, che su un intervento di questo tipo non sono neanche stati interpellati?». Dopo un lungo dibattito, il sindaco Bertino ha tagliato corto: «Noi sappiamo cosa vogliamo fare. Il Nole Forum è fatiscente e vogliamo recuperarlo cercando di partecipare a tutti i bandi che possano essere fonte di approvvigionamento dall’esterno».
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