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Vado in pensione e cambio casa: un fenomeno più diffuso. Stando alle statistiche notarili del 2023, su mille acquisti con agevolazione prima casa, 87 nuovi proprietari hanno almeno 65 anni
Vado in pensione e cambio casa: un fenomeno più diffuso di quanto si potrebbe pensare. Stando alle statistiche notarili del 2023, su mille acquisti con agevolazione prima casa, che di norma si chiede quando, ricorrendo le condizioni previste dal Fisco, si intende andare a vivere nella abitazione acquistata, 87 hanno almeno 65 anni. Sono case comprate per contanti, visto che la stessa fascia di età non rappresenta nemmeno, sempre stando alle rilevazioni dei notai, il 2% del totale erogazioni, per l’ovvia ragione che senza ulteriori garanti il finanziamento ipotecario viene concesso solo se il mutuo termina prima del 75esimo compleanno (o in alcuni casi l’80esimo) dello stipulante.
Il fenomeno sempre più diffuso
Spesso si acquista una casa più piccola di quella in cui si abitava, soprattutto se si conviveva con figli che hanno messo su famiglia, per racimolare con la permuta un gruzzoletto con cui integrare la pensione. Magari si cambia città e ci si stabilisce in località di villeggiatura. O ancora, se si abita in un edificio coetaneo o quasi, si cerca, magari impiegando parte dei risparmi, un’abitazione più comoda in prospettiva: inutile usare eufemismi, quando si è avanti con gli anni anche se si sta bene potendo è assai meglio fuggire da una casa con le barriere architettoniche: ricordiamo che le case costruite prima del 1989 non dovevano rispettare nessun obbligo al proposito.
Le scelte di acquisto
L’Ufficio studi di Tecnocasa ha presentato uno studio sulle scelte di acquisto degli over 64, fascia di età che, a voler spaccare il capello in quattro, forse meglio fotografa rispetto ai 65 anni delle statistiche notarili il mondo dei pensionati (l’età media di pensionamento stando agli ultimi dati Inps è appunto 64 anni) ma che dà luogo rispetto ai dati notarili a differenze limitate e che non cambiano il senso del discorso. Infatti secondo lo studio Tecnocasa, che analizza il database delle vendite delle agenzie del network e non la totalità dei rogiti come i notai, la quota di acquisti degli over 64 calcolata su tutte le finalità e non solo sulla prima casa è del 9,9% ed è la più alta dal 2019.
Le tipologie di immobile maggiormente acquistate dagli over 65
Nel 59% dei casi gli appartenenti alla fascia di età esaminata ha acquisito l’abitazione principale, il 27,7% ha comprato per investimento mentre solo il 13,3% delle transazioni ha riguardato case vacanza. La tipologia più acquistata è stata il trilocale con il 36,5% delle preferenze, a seguire i bilocali (25,4%). Quote comprese tra il 14-15% sia per i quattro locali sia per le soluzioni indipendenti e semi indipendenti. Gli over 64 acquistano prevalentemente abitazioni posizionate ai piani bassi (45,6%), mentre piani medi e alti si attestano rispettivamente al 25,8% e al 24,4%. Rimane poi un 4,2% di acquisti di tipologie distribuite su più livelli, si tratta soprattutto di soluzioni indipendenti e semi indipendenti.
La classe energetica
La scelta del piano basso può essere legata a questioni economiche, perché in genere le abitazioni sono meno costose, ma anche- sottolinea Tecnocasa- per godere di maggiore mobilità se ci fossero problemi di deambulazione. C’è però poca attenzione alle tematiche energetiche, perché in quasi tre casi su quattro si è data la preferenza ad abitazioni in classi energetiche basse F e G (73,6% nel 2023) e quindi certamente non nuove. Il 22,2% degli acquisti ha riguardato soluzioni in classe energetica intermedia C-D-E e il 4,3% in classe energetica elevata A e B. Un dato parecchio sotto media, visto che nel 2023 considerando gli acquirenti di ogni età, la percentuale di acquisto di classi energetiche A e B si è attestata al 6,5%, quota del 50% più elevata rispetto al 4,3% degli over 64.
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