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A Piazza Affari arriva un’opa parziale di Cir che mette a frutto la liquidità in pancia dopo il dividendo straordinario di Sogefi e la vendita degli immobili nel centro di Milano. La holding della famiglia De Benedetti posseduta in parti uguali da Rodolfo, Marco ed Edoardo (i tre figli dell’ingegnere Carlo) e guidata dalla ceo Monica Mondardini lancia un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale a 0,61 euro su un quantitativo massimo di azioni proprie pari al 12,524% del capitale, prezzo che incorpora un premio del 6,9% rispetto al valore di chiusura del titolo Cir di venerdì 11 ottobre. Il controvalore massimo dell’offerta è di 80 milioni di euro e i titoli apportati in adesione saranno annullati.
Stop al buyback
Contestualmente al lancio dell’opa, il board di Cir ha anche deciso di stoppare il buyback avviato a marzo e prorogato poi a fine aprile. Il gruppo ha comunicato anche che in portafoglio ha già un numero di azioni proprie corrispondenti al 3,14% del capitale. In caso di totale adesione, alla fine del periodo di offerta arriverà a detenere complessivamente il 15,667% del gruppo, ammontare inferiore a un quinto del capitale sociale.
La liquidità in eccesso
Cir fa sapere di «disporre da anni di una consistente posizione di liquidità» e che l’ultima vendita di un complesso immobiliare a Milano per 38 milioni e l’uscita di Sogefi dal settore della filtrazione hanno «ridotto i settori in cui il gruppo opera e le relative opportunità/necessità di investimento». Quindi, poiché dispone di liquidità in eccesso rispetto ai programmi di investimento di breve e medio termine, anche alla luce del fatto che le proprie controllate sono in grado di autofinanziare il proprio sviluppo, la holding ha deciso di lanciare l’opa parziale.
La società dei De Benedetti ha chiuso il primo semestre con 928,2 milioni di ricavi (+2% anno su anno) e 114,3 milioni di utili (14 milioni i profitti nel primo semestre 2023), anche a seguito delle operazioni straordinarie. (riproduzione riservata)
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