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Case costruite prima del 1960, devono essere ristrutturate con fondi privati per gli adeguamenti alla direttiva Case Green. Nuove dichiarazioni del Ministro Giorgetti, per le abitazioni costruite prima del 1960 la ristrutturazione deve essere eseguita prevalentemente con i fondi privati.
Ministro Giorgetti, per l’adeguamento alla direttiva Case Green serve uno sforzo dei privati
Ancora non sono terminate le polemiche per le dichiarazioni del Ministro Giorgetti inerenti la rivalutazione delle rendite catastali per gli immobili ristrutturati con il Superbonus che già un’altra polemica è pronta e riguarda le ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro Giorgetti all’evento in corso a Milano per i 50 anni di Coima Sgr.
La dichiarazione ha ad oggetto le ristrutturazioni necessarie per l’adeguamento alla direttiva Case green. Praticamente si calcola che il parco immobiliare antecedente il 1990 (oltre l’85% degli edifici presenti in Italia) non sia a norma e di conseguenza debba essere ristrutturato, problema particolarmente rilevante per le abitazioni costruite prima del 1960 che sono praticamente obsolete.
In questo caso le risorse necessarie per la ristrutturazione possono essere davvero elevate e, sebbene siano allo studio soluzioni per aiutare le famiglie con uno specifico strumento denominato “Ecobonus 2025” fin da ora il ministro pone dei paletti e sottolinea che per gli immobili costruiti prima del 1960 (1/3 delle abitazioni) e mai sottoposti a ristrutturazione è necessario uno sforzo dei privati per l’adeguamento.
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La ristrutturazione richiede uno sforzo dei privati
Il problema da quanto si può intuire è tutto economico e legato alla necessità di evitare sperperi di risorse pubbliche.
Il ministro ha dichiarato Riqualificare l’enormità del patrimonio edilizio, sia pubblico sia privato, costruito prima del 1960 è un obiettivo a cui la finanza pubblica potrà dare spinta, ma che passerà prima di tutto dalla capacità di mobilitare capitali privati su progetti a lungo termine.
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