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Sesto San Giovanni è sempre più inclusiva: al via “Finalmente posso anch’io”, il percorso di autonomia abitativa e lavorativa per persone con disabilità.
Il Comune di Sesto San Giovanni, grazie a un finanziamento del Pnrr di 400mila euro, ha lanciato il progetto “Finalmente posso anch’io”, che mira a favorire l’autonomia abitativa e lavorativa di persone con disabilità, di età compresa tra 18 e 50 anni. Sono previsti due appartamenti attrezzati in via Campestre 250, dotati di domotica e privi di barriere architettoniche, dove 10 persone avranno l’opportunità di vivere in co-housing. Il progetto si rivolge a residenti con disabilità certificata (legge 104/92), coinvolgendoli in percorsi personalizzati, con supporto di una equipe multidisciplinare.
Le attività prevedono l’acquisizione di competenze lavorative attraverso tirocini e formazione. “Il progetto che stiamo per avviare rappresenta un altro passo importante per una Sesto San Giovanni sempre più inclusiva – spiega il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano -. Grazie a iniziative come questa, possiamo garantire che nessuno venga lasciato indietro. L’autonomia delle persone con disabilità è al centro delle nostre politiche e dei nostri interventi”.
I partecipanti, oltre all’autonomia abitativa, saranno accompagnati verso un percorso di crescita personale e professionale, sempre con l’obiettivo di rafforzare la loro integrazione sociale. “La strada verso la deistituzionalizzazione delle persone non autosufficienti è una strada ancora lunga, iniziata quando le istituzioni hanno capito che attraverso l’adattamento dell’ambiente è possibile superare le diseguaglianze per le persone non autosufficienti e tendere il più possibile ad avere una vita soddisfacente e autonoma – aggiunge l’assessore ai Servizi sociali Roberta Pizzochera -. Questo progetto nasce dalla volontà di sviluppare un modello bio-psicosociale che realizzi interventi abilitanti. La domotica e le tecnologie come sostegno ad una vita autonoma e indipendente, l’occupazione come propulsore per l’inclusione”.
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