Effettua una nuova ricerca
More results...
La preoccupazione c’è e nel club non la nega nessuno, ma allo stesso tempo ci sarebbe anche la convinzione che il Catanzaro possa riuscire a tirarsi fuori da una situazione complicata e delicata, ma non ancora compromessa.
Il confronto fra proprietà e dirigenza è quotidiano ed è proseguito anche ieri, quando in mattinata il presidente Floriano Noto, insieme ai fratelli Derio e Gino, ha incontrato il direttore sportivo Ciro Polito per fare il punto. La sostanza, comunque, non è cambiata ed è quella che lo stesso patron aveva spiegato a un gruppo di tifosi allo stadio al termine della gara con il Modena: Caserta rimane in sella.
Tra l’altro, la fiducia nei confronti dell’allenatore ribadita ai sostenitori che ne chiedevano l’esonero, sempre Noto l’aveva sottolineata allo stesso interessato negli spogliatoi, qualche minuto dopo. Quindi la questione del ribaltone in panchina è congelata, anche se i prossimi risultati saranno naturalmente determinanti, a partire dalla trasferta di Bari. Se le cose dovessero peggiorare si assumeranno le conseguenze che si possono immaginare, è scontato, però in questa fase si vuole garantire serenità e continuità al lavoro del tecnico quarantaseienne. Insomma, niente decisioni improvvise, tanto meno improvvisate.
Caserta ieri pomeriggio ha diretto la prima sessione di allenamento dopo i due giorni di riposo concessi alla squadra e ha avviato l’operazione “San Nicola”, dove nell’anticipo della prossima giornata (in programma la sera di venerdì 18 ottobre) è atteso un riscatto sul piano del risultato, ma non solo. Perché otto punti in otto giornate sono al di sotto delle aspettative della società – lo aveva sottolineato pure Polito nella sua conferenza stampa della settimana scorsa –, si pretendeva qualcosa in più anche in termini di gioco e utilizzo di una rosa ampia, costruita per centrare sì la salvezza, ma in maniera meno tirata di quanta non dica adesso la posizione playout occupata dai giallorossi.
Il fatto di avere una decina di giorni per preparare l’impegno, mettendo mano agli aspetti in cui finora non sono stati compiuti progressi (la fase offensiva, soprattutto), può aiutare Caserta, che in Puglia dovrebbe presentarsi con il gruppo praticamente al completo.
È probabile che il 3-5-2 riutilizzato contro il Modena rimanga come modulo di riferimento, almeno in avvio. I motivi? Tre centrali difensivi garantiscono più solidità, i tre uomini in mezzo danno più protezione e anche opzioni alla regia di Petriccione, due punte una accanto all’altra paiono per ora imprescindibili, a patto che Caserta trovi il modo di servirle meglio di quanto fatto finora.
Il gol e la prestazione di La Mantia con il Modena hanno segnalato un attaccante che sa ancora fare la voce grossa in Serie B: per il Catanzaro è un’altra opzione cui aggrapparsi alla ricerca di tempi migliori. È vero che ci sono tanti esterni offensivi, ma non è che il 4-2-3-1 (o il 4-4-2 a trazione molto offensiva) verranno accantonati: saranno ugualmente soluzioni cui ricorrere in caso di necessità, com’è successo nel finale della partita di domenica scorsa. Insomma, le risorse ci sono, adesso bisognerà capitalizzarle.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali