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Ritorna il bonus benzina 2024, l’agevolazione che punta a ridurre il peso del rincaro dei carburanti. Un’agevolazione che, però, non sarà accessibile a tutti i lavoratori.
Infatti pochi quest’anno potranno ottenere quest’agevolazione, e nemmeno nella misura a cui ormai siamo abituati da anni.
Vediamo però a chi spetta il bonus benzina 2024, e come fare per richiederlo anche nel mese di ottobre.
Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di PensioniItalia.
Bonus benzina 2024, a chi spetta quest’anno
Oltre al bonus carburante come fringe benefit per i dipendenti privati, è disponibile quest’anno il bonus benzina anche per i percettori della cosiddetta Carta Risparmio Spesa.
Si tratta di una carta prevista per le famiglie che hanno un ISEE abbastanza basso, non superiore a 15.000 euro annui.
Detto così, il bonus dovrebbe spettare a milioni di famiglie, il che è difficile visto che la misura è stata confermata con una dote di 20 milioni di euro.
Per cercare di concentrare le risorse al meglio, il Governo ha stabilito che i beneficiari del bonus non dovranno essere titolari (al momento della domanda) di misure come l’Assegno di Inclusione (l’ex Reddito di Cittadinanza) e tante altre misure di inclusione sociale o sostegni alla povertà.
A sua volta, il bonus benzina non spetta a soggetti con familiari che percepiscono indennizzi da disoccupazione come NASPI, DIS-COLL, indennità di mobilità, CIG (Cassa Integrazione Guadagni) e tante altre.
Inoltre, il beneficiario dovrà avere tutto il proprio nucleo familiare iscritto presso l’Anagrafe della Popolazione Residente.
Bonus benzina 2024, a quanto ammonta oggi
Anni prima il bonus benzina ammontava a circa 200 euro, ai quali si potevano aggiungere altri 258 euro grazie alle detrazioni fiscali previste per i lavoratori dipendenti.
Grosso modo è la cifra del bonus benzina di quest’anno: circa 500 euro.
O meglio, questo è l’importo complessivo della Carta Risparmio Spesa, ma dato che non sono stati disposti dei limiti all’utilizzo della carta, teoricamente si potrebbe spendere tutto l’ammontare anche solo per il pieno carburante.
Oltre al bonus benzina nella Carta, il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) è riuscito a stabilire delle convenzioni con le principali associazioni del settore carburanti.
Con queste convenzioni, il beneficiario del bonus potrà inoltre accedere a una serie di sconti immediati sull’importo del rifornimento, o addirittura ottenere ulteriori buoni carburante per successivi acquisti.
Ovviamente questo non vale per tutte le pompe di benzina: l’adesione all?iniziativa è su base volontaria, pertanto non tutte le associazioni hanno al momento aderito. Per saperne di più, vi rimandiamo al sito ufficiale del Ministero.
Bonus benzina 2024, come richiederlo il prima possibile
Rispetto ad altre agevolazioni, il bonus benzina 2024 non va “richiesto”. Anzi, viene direttamente assegnato dagli Enti preposti.
Dato che viene erogato all’interno della Carta Risparmio Spesa, il richiedente dovrà rispettare i requisiti sopraccitati per potersi ritrovare tra i nuclei beneficiari della Carta.
Per saperlo bisogna solo aspettare la convocazione del Comune: sarà appunto questo Ente a erogare la Carta, secondo però i dati inviati dall’INPS.
Purtroppo, essendo i fondi per ogni Comune limitati, non tutte le famiglie sono automaticamente beneficiarie della Carta.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha anche disposto in un suo recente comunicato l’ordine preciso di priorità su cui verrà stilata la graduatoria dei beneficiari.
Una volta ricevuta la comunicazione, bisognerà recarsi presso un ufficio di Poste Italiane e consegnare i documenti e moduli richiesti per il ritiro della Carta.
Ricordiamo che il bonus decade se non viene utilizzata la Carta entro il 28 Febbraio 2025. Basta anche solo effettuare un semplice pagamento per evitare questo rischio.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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