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Le istanze di InnovUp per il settore del crowdfunding italiano. Ad agosto Banca d’Italia ha ridotto l’operatività della società tramite un provvedimento
La vicenda Lemonway, l’istituto di pagamento francese che gestisce le transazioni di oltre 200 piattaforme di crowdfunding in 29 Paesi europei e la maggior parte di quelle italiane, va avanti da un paio di mesi.
Che decisione ha preso Banca d’Italia rispetto a Lemonway?
L’8 agosto scorso Banca d’Italia ha emanato un provvedimento provvisorio per ridurre l’operatività di Lemonway nell’ambito di un’indagine ispettiva, a quanto sembra legata a temi di adeguamento di procedure interne, AML (Anti-Money Laundering) e KYC (Know Your Customer) in relazione all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1503 del 2020.
Il provvedimento adottato da Banca d’Italia proibisce alla fintech francese di stipulare nuovi accordi per l’offerta di servizi di pagamento, di introdurre nuovi prodotti o servizi per la clientela e di aprire conti di pagamento per gli utenti delle piattaforme già convenzionate.
La posizione di Innovup sul caso Lemonway
Come ha comunicato InnovUp, associazione che rappresenta la filiera dell’innovazione in Italia, rimangono criticità per l’intero settore, generate proprio dalla questione Lemonway.
La Presidente Cristina Angelillo ha dichiarato: «Come Associazione di categoria che rappresenta la filiera dell’innovazione, di cui le piattaforme di crowdfunding sono parte integrante, manifestiamo preoccupazione per il futuro di un mercato che, nei prossimi mesi, potrebbe subire significativi cambiamenti. Un mercato che, già negli scorsi mesi, ha subito forti rallentamenti a causa della nuova normativa europea e dei lunghi processi autorizzativi nazionali e che, ora, potrebbe registrare una nuova battuta d’arresto. Un danno non solo per il settore, ma per tutte le realtà innovative che utilizzano il crowdfunding quale strumento fondamentale per finanziare i loro progetti di sviluppo».
Il divieto imposto da Banca d’Italia di stipulare nuovi accordi non si applica, almeno fino al 31 ottobre 2024, ai servizi di pagamento offerti da Lemonway ai gestori di portali di crowdfunding già autorizzati, come ECSP, in base al Regolamento Europeo 1503 del 2020. Fino a questa data, l’apertura di nuovi wallet, l’erogazione e la restituzione dei prestiti potranno proseguire regolarmente senza alcuna conseguenza per i portali di lending crowdfunding, già autorizzati, che utilizzano Lemonway e i loro utenti.
Al momento però, come denuncia InnovUp, i portali non hanno ricevuto alcuna indicazione su ciò che potrebbe accadere dopo il 31 di ottobre, in relazione all’operatività di Lemonway. Per questo InnovUp intende domandare alle Autorità se abbiano effettivamente valutato la posizione dei portali autorizzati a operare da meno di un anno. Questi infatti, secondo l’associazione, hanno bisogno di circa 9 mesi per gestire un’eventuale transizione verso altri operatori.
Che storia ha Lemonway?
Lemonway è una fintech francese lanciata nel 2007 e specializzata nei servizi di pagamento digitali, con un focus su piattaforme di marketplace e crowdfunding. Negli anni ha acquisito rilevanza fornendo soluzioni per la gestione dei pagamenti, permettendo ai marketplace e alle piattaforme di finanza alternativa di processare transazioni. Lemonway è stata fondata da Antoine Orsini, Sébastien Burlet e Damien Guermonprez.
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