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Via libera alla stretta sui paperoni stranieri che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia. Il testo del decreto omnibus (dl n. 113/2024) approvato ieri in prima lettura dal Senato, conferma il raddoppio dell’imposta sostitutiva che passa da 100 mila e 200 mila euro.
Inoltre nei suoi 22 articoli il provvedimento raggruppa diverse misure che spaziano dalle disposizioni che regolano il credito d’imposta per le Zes, all’introduzione di un bonus da 100 euro in tredicesima per i lavoratori dipendenti e al regime fiscale per i nuovi frontalieri, fino ad arrivare al ravvedimento speciale per gli anni ancora accertabili dal 2018 al 2022 per i soggetti Isa che decidono di aderire al concordato preventivo biennale entro il prossimo 31 ottobre (si veda altro servizio a pagina 33).
Il decreto, dopo il via libera di Palazzo Madama, arrivato ieri con 98 voti favorevoli, 66 contrari e un’astensione, si avvia blindato alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva: la scadenza è infatti fissata l’8 ottobre prossimo.
Stretta sulla tassa per i paperoni
L’articolo 2 del decreto prevede per chi ha trasferito, dopo l’entrata in vigore del provvedimento, la propria residenza fiscale in Italia un l’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero pari a 200 mila euro, il doppio di quanto indicato nel Tuir (dpr n. 917/1986).
Ravvedimento speciale sul concordato
L’emendamento di maggioranza a firma Fausto Orsomarso (FdI), Massimo Garavaglia (Lega) e Dario Damiani (FI), nel rendere più appetibile la proposta di patto con il fisco prevede la possibilità per chi aderisce di usufruire di un ravvedimento speciale per le annualità 2018-2022, con un’imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata al livello di affidabilità fiscale (punteggio Isa) e un’imposta sostitutiva dell’Irap.
Bonus 100 euro in tredicesima
È arrivato invece dal Governo l’emendamento che anticipa il bonus da 100 euro netti destinato ai lavoratori dipendenti. L’indennità una tantum, in un primo momento prevista dal dlgs Irpef-Ires per gennaio (bonus befana), è stata quindi trasformata in un bonus Natale da erogare nelle tredicesime dei lavoratori che abbiamo reddito complessivo sotto i 28 mila euro e a proprio carico sia il coniuge sia almeno un figlio. In fase di esame è intervenuto in commissione il viceministro all’Economia Maurizio Leo, spiegando la misura e preannunciando una prossima circolare per definire con chiarezza chi ha diritto a richiedere il bonus.
Disposizioni in ambito Pnrr
La novità facilita il processo di erogazione delle risorse dal centro alla periferia. Le amministrazioni potranno chiedere ai ministeri anticipazioni fino al 90% del costo degli interventi che dovranno essere erogate entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste di trasferimento. Nel tetto del 90% dovranno essere ricomprese anche le anticipazioni eventualmente già erogate agli enti (quella del 10% inizialmente prevista, innalzata al 30% dal decreto legge Pnrr).
Non hanno invece trovato spazio nell’approvazione altri emendamenti, tra cui la proposta di FdI che prevedeva la possibilità di riversare il 50% e non l’intero valore del credito per ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato, nonché la proroga dei termini sia per aderire sia per effettuare il versamento, nonché le proposte di proroga delle agevolazioni per i lavoratori impatriati (tra cui i calciatori).
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