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Hub urbani e di prossimità per portare più servizi commerciali di qualità ai cittadini dell’Emilia-Romagna nei centri storici e nelle periferie. Prosegue spedito il progetto di rivitalizzazione dei negozi e delle attività di commercio nelle città voluto e promosso da viale Aldo Moro.
Ha registrato un vero e proprio boom di richieste il bando della Regione che mette a disposizione 1 milione di euro, su una spesa complessiva di circa 1,5 milioni, per permettere ai Comuni di procedere con gli studi di fattibilità per la realizzazione degli hub.
A un mese dalla scadenza (30 settembre 2024) era già esaurito il budget regionale e sono 37 i Comuni che riceveranno le risorse di viale Aldo Moro per redigere 72 studi di fattibilità di Hub urbani (aree dei centri storici che hanno più servizi commerciali consolidati da innovare e rivitalizzare) e di prossimità (zone urbane a vocazione commerciale che necessitano dell’integrazione di servizi fondamentali).
Sono questi i primi effetti della nuova legge regionale sul commercio, che intende attivare, attraverso progetti innovativi, il rilancio socio-economico delle aree urbane e far crescere competitività e attrattività anche turistiche su tutto il territorio regionale.
Dal Comune di Fiorenzuola d’Arda a Piacenza fino a quello di Rimini, gli studi riguardano tutte le province per l’attivazione di uno o più hub urbani o di prossimità: 10 in provincia di Bologna, 3 nel piacentino, 2 nel parmense, 14 nel reggiano, 19 nel modenese, 7 nel ferrarese, 3 nel ravennate, 8 nel forlivese e 6 in provincia di Rimini. Nel dettaglio per la nostra provincia si tratta dei comuni di Ravenna, Faenza e Cervia che, a fronte di una spesa totale ammessa di 50mila euro (36mila per Cervia), potranno ottenere un contributo massimo di 25mila euro ciascuna.
“E’ un primo passo importante per migliorare il volto delle nostre città, apportare modifiche al tessuto commerciale e trovare soluzioni che consentano anche ad aree urbane non centrali di avere più servizi commerciali per i cittadini- commenta l’assessore al Commercio, Andrea Corsini-. Le attività commerciali rappresentano un presidio insostituibile per dare un futuro e vitalità alle città, alle periferie e ai piccoli centri, contrastando anche lo spopolamento”. “Strategica sarà anche la regia – conclude – che mette insieme attori pubblici e privati nella promozione delle aree stesse per favorire l’attrattività e la competitività del territorio. Una sinergia che sarà sicuramente premiante per lo sviluppo dei progetti”.
I Comuni potranno poi, una volta completati gli studi, presentare richiesta di riconoscimento degli hub entro il 31 marzo 2025 (ed entro il 31 marzo di ogni anno), e la Regione, dopo aver certificato l’appropriatezza dei requisiti, li inserirà in uno specifico elenco regionale. I finanziamenti riguardano in particolare le spese sostenute dai Comuni (dal 1^ gennaio 2024 al 31 gennaio 2025) per consulenza e assistenza tecnica, progettazione e personale. Il contributo massimo è del 50% della spesa per i Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti e del 70% ai Comuni con popolazione fino 50mila abitanti e comunque fino ad un importo massimo di 40mila euro. Per l’annualità 2025 sono previste ulteriori risorse in bilancio per consentire la riapertura del bando, a cui potranno ripartecipare anche Comuni che non sono riusciti ad avere il finanziamento nel 2024.
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