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Più di qualche novità sull’evoluzione per questa settimana, specie sul finire. Dopo l’atteso, nuovo maltempo iniziale delle ultime ore, di più su alcuni settori del Nord, oggi instabilità più circoscritta, essenzialmente alle Alpi di Nordest, localmente in Appennino e sulle regioni meridionali peninsulari; altrove tempo mediamente asciutto e anche con diffuse schiarite soleggiate. Contesto generale abbastanza instabile ancora per la giornata di domani, mercoledì 25, specie al Centro Nord e localmente su Campania, meglio sul resto del Sud, medio e basso Adriatico, diffusamente su Sicilia e su Est e Sud Sardegna. Dunque, non costituisce la novità una circolazione mediamente più instabile in via generale fino a metà settimana, anche se, a dire il vero, qualcosa in più era attesa al Sud e sul medio e basso Adriatico, su questi settori, invece, ci saranno piogge scarse. Novità più rilevanti, però, a seguire. Non tanto per il Nord, poiché su questo settore era data comunque una continuazione di un flusso più umido oceanico, quindi con persistenza di condizioni instabili, così come pure, sebbene in forma più discontinua, per qualche settore del medio e alto Tirreno.
Magari, da rilevare una instabilità nuovamente più accesa per diverse aree del Nord, tra giovedì 26 e venerdì 27, in particolare su Liguria, Nordovest Toscana, alta Lombardia e Friuli. Novità senz’altro, invece, per le aree del medio e basso Adriatico, per il Sud Italia e per i settori insulari. Per questi settori, dal 26/27 settembre in poi, l’evoluzione di qualche giorno fa computava l’azione di un flusso sempre zonale, ma più stabilizzante e persistente, con fase stabile protratta e mediamente più calda fin verso i primi di Ottobre. Le ultimissime elaborazioni, invece, mettono in rilievo una doppia azione, soprattutto fulminea, nel giro di 48 ore circa, ma che si annuncia piuttosto impattante. Intanto, conferme per l’azione di un cuneo anticiclonico che oltre alla stabilità porterebbe anche più caldo, ma questo era stato tutto sommato computato. La manovra calda avrebbe luogo tra venerdì 27 e sabato 28, tuttavia già in essa una novità: non si tratterebbe solo di un moderato flusso zonale stabilizzante, bensì di un sussulto più spiccato dell’alta nordafricana, con colonnina di mercurio che schizzerebbe più vistosamente in alto su quasi tutte le regioni meridionali e diffusamente su quelle insulari. Le temperature massime, tra venerdì e sabato prossimi e soprattutto tra Puglia, Calabria, Sicilia, anche Est Sardegna e Est Lucania, raggiungerebbero diffusamente i 31/32/33° in pianura, ma anche punte di 34/35°, specie sull’Est della Sicilia.
L’altra novità connessa, però, riguarderebbe la durata della fase calda: non più protratta, ma a tempo, solo fino a tutto sabato 28. Appena a seguire, infatti, la circolazione a scala euro-atlantica, anziché computare un allineamento del flusso zonale, più umido sul Centro Nord Italia, più asciutto e mediamente caldo al Sud, computerebbe, invece, una nuova ondulazione del fronte nord-atlantico in direzione dell’Europa centrale e anche del Mediterraneo, con nuova incursione rapida di correnti decisamente fresche da Nordovest su tutta Italia: si realizzerebbe in 24 ore appena, entro domenica 29, un crollo termico drastico da Nord a Sud, variabile da 6/7° fino a 10/12° rispetto al giorno precedente, crollo più sensibile al Centro e su Campania, Puglia, Lucania. Dunque, verso la fine della settimana, repentina “scaldata” decisa su diverse regioni meridionali, ma a ruota rapida e improvvisa freddata tra domenica 29 e lunedì 30. A seguire, continuazione di una moderata influenza del flusso umido atlantico, con tempo instabile al Centro-Nord e su aree tirreniche, magari meno su isole maggiori e sulle aree appenniniche meridionali e ioniche, anche per buona parte della prima settimana di ottobre, in un contesto termico più o meno allineato alle medie tipiche del periodo, senza particolari scostamenti.
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